Virgiliana dimenticata: raccolte 200 firme

MANTOVA Duecento firme raccolte per rivalutare il quartiere di Virgiliana e far cadere l’interesse dell’amministrazione comunale sui punti critici della zona. Si sono mossi i residenti del quartiere, in primis Alessandro Martini con l’appoggio di Claudio Spaggiari, a cui si è unito l’azzurro Pierluigi Baschieri che si è fatto carico della situazione rivolgendosi direttamente al sindaco e ai suoi assessori.
Giorni fa a Virgiliana eravamo stati nel lotto abbandonato di appartamenti, ma i problemi del quartiere non si circoscrivono solo a questa parte, ma coinvolgono tanti altri punti nevralgici. “A mancare nell’agenda di questa amministrazione – si legge nella lettera spedita al sindaco – è sempre il quartiere della Virgiliana che sembra essere scomparso dal radar della politica locale… tanto che le promesse strappate durante la campagna elettorale sono rimaste lettera morta e sono ancora tutte sulla carta. Alla Virgiliana non è stato investito un euro sino ad oggi a differenza di tanti altri quartieri che hanno beneficiato di fondi statali e regionali. Senza seguire un ordine di importanza ci preme mettere in evidenza che Strada Madonnina, l’arteria viaria che collega Frassine con Virgiliana, è un asse stradale completamente dissestato, come segnalato in più punti dalla cartellonistica, e privo di illuminazione pubblica. Più che una strada sembra una pista di rally. Il rifacimento del manto stradale, l’inserimento di qualche dosso per evitare la velocità di tanti automobilisti impavidi ed i punti luce a led garantirebbero già una immagine migliore dell’intera zona. Evitiamo di dilungarci sulla ciclabile che doveva esser realizzata, come opera compensativa del piano attuativo Ghisiolo Est, e tuttora incompiuta a causa del blocco dei lavori. Non dimentichiamo lo stato dei marciapiedi se così si possono definire, sono pericolosi per i pedoni ed il rischio caduta per i soggetti anziani è quanto mai tangibile visto il percorso completamente sconnesso. Ad oggi le fermate dell’autobus, sono tante le persone che prediligono i mezzi pubblici all’auto privata in questa zona, sono prive delle pensiline e quando piove sono impraticabili. Veri e propri acquitrini che costringono i passeggeri ad attendere l’autobus sul ciglio della strada con tutti i pericoli del caso. E poi ci sono quei pochi pali della illuminazione pubblica che sono ancora in cemento armato. Qualche telecamera non guasterebbe. Doveroso è, altresì, ricordare il recupero di Strada Villanova de Bellis, come concordato mesi addietro con i residenti disposti a cedere la proprietà privata dell’area in cambio dei lavori pubblici di riqualificazione per questa piccola porzione del quartiere. Infine c’è il punto più dolente: il piano attuativo Tenca-Sforni, oggi in mano a più liquidatori fallimentari, ci ha lasciato un quartiere fantasma. In questo caso chiediamo un maggior impegno della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine nel presidio di questa zona franca. Infine, tante famiglie chiedono la realizzazione di uno sgambatoio per cani in cui poter portare tranquillamente il proprio animale domestico”.