Castelbelforte per affrontare “a muso duro” la crisi della Mantua Surgelati. Una crisi di conflittualità fra i soci, Federica e Francesca Freddi, figlia e nipote del fondatore Romano Freddi, sulla quale il tribunale di Brescia si è imposto nominando un amministratore giudiziario, Ferruccio Gasparini. Lui ha annunciato ufficialmente che il Cda è stato esautorato, e che la situazione richiede interventi urgenti. Lo ha fatto argomentando al sindaco castelbelfortese Massimiliano Gazzani, al presidente della Provincia Carlo Bottani, e all’assessore regionale allo sviluppo Guido Guidesi, oltre che ai sindacati, i passi futuri. La situazione non è affatto rosea, ma il provvedimento del Tar è giunto in tempo per assumere non tardivi provvedimenti. I problemi da affrontare subito riguardano la crisi di liquidità (attualmente circa 3 milioni), i pagamenti dei fornitori, il recupero di importanti quote di mercato e la creazione di una partnership forte, ovvero l’in gresso di una nuova proprietà. Le ipotesi sinora emerse di possibili acquirenti individuati dagli eredi Freddi restano in piedi. Facile intuire che si tratti della Italpizza, della Morato e della Roncadin. Vi è inoltre l’ipotesi di un fondo interessato. Vien da sé, ha detto chiaramente Gasparini, assistito dall’avvocato Giovanni Pigolotti (anch’esso designato dal tribunale bresciano) che in difetto di vendita, la Mantua Surgelati verrà messa in liquidazione – anche se allo stato dei fatti questa parrebbe darsi solo come ultima ratio. Rassicurante la presenza dell’assessore regionale Guidesi, che per la comunità di Castelbelforte e per l’intera provincia si dà come una figura di garanzia per l’azienda, per la Penitenti trasporti e per i seicento dipendenti del gruppo. Con questo quadro generale le istituzioni e i sindacati contano di vedere risolta la conflittualità degli eredi, unica vera causa dello stato di crisi che si è venuto a produrre