MANTOVA Hanno cominciato in due o tre. Gli altri che hanno sentito gridare non si sono voluti perdere la scenata e già che c’erano ci si sono messi in mezzo. Alla fine c’erano una ventina di persone in strada che si rincorrevano e se le davano di santa ragione. Almeno un paio di questi venti e passa sono finiti in pronto soccorso a farsi medicare, mentre altri tre sono stati identificati e potrebbero essere denunciati per lesioni. Lunetta l’altro ieri ore 22 circa in viale Marche. Tutto sarebbe iniziato da una banale lite condominiale tra brasiliani e tunisini, due gruppi di persone che non si sono mai amate. Dalle parole ai fatti, e i fatti che avrebbero via via coinvolto sempre più persone che hanno iniziato a rincorrersi anche per strada. In breve scoppiava una rissa nella via e qualcuno allarmato dalla piega che stava prendendo la cosa, decideva di chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto intervenivano le pattuglie delle Volanti della questura cui si univano in supporto anche i carabinieri del Radiomobile e gli agenti della Polizia locale. Alla fine la calma veniva in qualche modo ristabilita, anche perché con l’arrivo delle forze dell’ordine la maggior parte dei convenuti se la dava a gambe. Gli agenti della questura hanno poi cercato di ricostruire l’accaduto. Tutto sarebbe partito all’interno di uno dei condomini di viale Marche. Alcuni ragazzini che giocavano con l’ascensore andando su e giù per i vari piani, sarebbero stati ripresi da un condomino. I ragazzini allora avrebbero chiamato i genitori e da lì sarebbe partita la lite tra una famiglia di tunisini e una famiglia di brasiliani. Le urla e gli schiamazzi finivano per attirare l’attenzione di altre persone che non avendo nulla di meglio da fare si univano ai litiganti schierandosi con l’uno o con l’altro o nessuno per poi squagliarsella all’arrivo della Polizia. Uno dei due finiti in ospedale ha riportato lesioni per 35 giorni di prognosi, che con la riforma Cartabia non sono comunque sufficienti per fare scattare le indagini d’ufficio.