MANTOVA – Con l’escussione del consulente tecnico della difesa è proseguito ieri il processo instaurato a carico di Antonio Puce, ufficiale giudiziario del tribunale di via Poma accusato di tentata violenza privata aggravata. Secondo l’impianto accusatorio l’imputato avrebbe infatti minacciato il comandante della Polizia Locale di Mantova Paolo Perantoni, “reo” a suo dire di non aver voluto concedere, a lui e ad altri suoi colleghi, pass gratuiti di accesso alla Ztl cittadina. Un comportamento oggetto poi di un esposto presentato in procura alcuni mesi fa dallo stesso Perantoni e dall’assessore comunale alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi. Nello specifico Puce si sarebbe presentato al comando di viale Fiume avanzando la richiesta di ottenere pass gratuiti per svolgere la propria attività lavorativa, spesso coincidente con l’esecuzione degli sfratti. La risposta che gli era stata fornita nella circostanza era stata quella che, essendo le auto in uso agli ufficiali giudiziari private, non era possibile rilasciare permessi gratuiti per le zone a traffico limitato. Perantoni, dopo aver ricevuto più visite da parte di Puce e sentendosi minacciato, aveva quindi registrato alcune loro conversazioni: «Tutte le volte che dovrò mettermi in contatto con gli inquilini da sfrattare – avrebbe detto – chiamerò la Polizia Locale e convocherò i servizi sociali. Vedremo cosa sarà più conveniente per il Comune. Noi abbiamo un problema, il Comune ne avrà di più, glielo assicuro». Ma secondo quanto asserito dal perito di parte in tale file audio si sarebbero riscontrate anomalie concernenti una decina di minuti di conversazione tagliati. Prossima udienza aggiornata al 21 luglio per la discussione.