Cerchi, ruote e sfere per il Carnevale a tutto tondo di Mantova

tutto pronto per Nabuzardan che sabato torna a Palazzo Te

MANTOVA  A Mantova è ormai una tradizione consolidata, conosciuta da famiglie e bambini come Nabuzardan: è il Carnevale a Palazzo Te organizzato da Segni d’infanzia associazione, promosso e sostenuto dal Comune. La villa giuliesca lo ospita domani con due turni d’ingresso alle 15:30 e alle 17 offrendo ai visitatori di ogni età, l’opportunità di attraversare i suoi spazi animati da spettacoli e performance in un’atmosfera unica. Attesa anche la parata in bici mascherate da animali fantastici che in partenza dallo Spazio Gradaro alle 15, attraversa il centro per arrivare a destinazione a Palazzo, caratterizzando l’evento anche come bike friendly. Un Carnevale d’arte ed ecologico che attira pubblico anche da fuori: tra le prenotazioni infatti ci sono famiglie dal Piemonte, dal Lazio e della più vicina Parma. Oggi è ancora possibile acquistare i biglietti presso gli uffici di via L. C. Volta, 9/B, dalle 15 alle 18:30, mentre da sabato saranno disponibili solo presso la biglietteria dell’evento presso Palazzo Te a partire dalle 15:15. Filo conduttore delle performance che si snodano fra le sale e gli spazi esterni è la figura del cerchio: rotonde sono le ruote delle biciclette che pedalano per raggiungere il Carnevale del Te così come alcuni degli strumenti usati dagli artisti nelle esibizioni. Dalla roue cyr con cui danza Mariam Sallam, lasciando una scia di cerchi concentrici disegnati nell’aria della Sala dei Cavalli, agli anelli di metallo usati da Shezan, nei panni di un genio bizzarro, per sciogliere incantesimi nella Camera dei Venti. La Sala dei Capitani diventa palcoscenico per un’inedita “Morte del Cigno” il cui ballerino/acrobata, Daniele Sorisi, più che sulle punte si esibisce su due ruote, quelle di un moderno hoverboard, skate elettrico tanto usato da ragazzi e bambini. Ci si può imbattere in una marionetta a grandezza naturale, manovrata abilmente da Annamaria Andrei (Compagnia Tarassaco Teatro) nella Camera del Sole e della Luna e scoprirne la sua storia. Per completare il travestimento con un trucco originale presso la Camera delle Aquile e la Sala degli Stucchi due postazioni con le truccatrici Annalisa Belladelli e Beatrice Ancelotti. Protagonista dunque il cerchio che non avendo né un inizio né una fine rappresenta l’infinito, usato anche nell’arte per le sue valenze simboliche. Lo stimolo e l’invito per i visitatori diventa ricercare questa forma anche nelle sale affrescate del Palazzo, dove ricorre più volte ad incorniciare le imprese gonzaghesche, circolari sono le girali vegetali presenti nelle decorazioni parietali, l’oculo centrale della Sala dei Giganti e quelli laterali nella Sala dello Zodiaco. Un gioco di rimandi fra arte dipinta ed esibizioni.