Omicidio Capuano: via agli accertamenti su pistola e bossoli sequestrati alla figlia della vittima

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MANTOVA   Sono iniziati ieri nei laboratori del Ris di Parma gli accertamenti sui reperti sequestrati nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Francesco Capuano, il pensionato di Suzzara ucciso nel garage della sua abitazione lo scorso 23 dicembre, del quale è accusata la figlia Rosa Capuano, 46 anni. Gli esami sono stati effettuati sulla pistola e sui bossoli sequestrati a Giugliano, provincia di Napoli, nella casa della sorella, dove la 46enne era ospitata da quando l’appartamento di Suzzara che condivideva con il padre era stato sottoposto a sequestro. L’arma, una calibro 22 che sarebbe stata detenuta illegalmente dalla stessa vittima, è stata rinvenuta dai carabinieri in un beauty case insieme a tre bossoli ora sotto analisi e due cartucce. I risultati di questi accertamenti sono attesi per i prossimi 20 giorni. Ancora da fissare gli esami comparativi su pistola e proiettili per stabilire se quella sequestrata è effettivamente l’arma del delitto. Rosa Capuano resta attualmente in carcere a Mantova con la pesantissima accusa di omicidio volontario premeditato. Movente del delitto secondo i carabinieri, la volontà della donna di affrancarsi da un padre troppo possessivo nei suoi confronti, e una scrittura in cui lo stesso genitore la nominava sua erede universale. In sede di interrogatorio di garanzia Rosa Capuano si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Per ora non sono stati fissati altri incontro con il gip di Mantova.

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