MANTOVA Panico fra gli anziani, e non solo per loro in verità. La nuova legislazione che di fatto ha chiuso gli sportelli del pubblico, impossibilitati a riscuotere denaro, ha creato molti disagi in coloro che si sentono dire: “Ci spiace, per pagare le bollette adesso deve ricorrere al PagoPa”, che sarebbe in codice il nuovo sistema di pagamento per cose che riguardano la Pa, ovvero la pubblica amministrazione.
Già, ma come si fa a pagare col PagoPa? Semplice, si sentono dire in molti: “Si può pagare anche col telefonino. Basta avere lo Spid…”. E siamo al punto d’accapo: che cos’è lo Spid? A questo punto la testa va in giostra, e non sono pochi coloro che vengono presi da istinti crudeli verso il mondo dell’alta tecnologia.
Alcune segnalazioni sono arrivate anche alla nostra redazione, dopo avere avuto esperienze negative in vari ambiti, compresi i pagamenti delle rate della Tari, la tariffa rifiuti, che ormai non è più ricevibile negli uffici Tea di vicolo Stretto.
Ma una rassicurazione arriva da Alessandro Beltrami, amministratore delegato di Mantova Ambiente. Ci sono strade alternative. La più comoda rimane quella della domiciliazione bancaria presso il proprio istituto di credito o postale. Quindi, varie altre opzioni (ma queste in gran parte non meno difficoltose da metabolizzare): intanto, il “famigerato” sito PagoPa, che consente l’utilizzo della carta di credito o debito senza necessità di registrazione.
Oppure l’applicazione “Io”, o il ricorso al proprio servizio homebanking. Di più: sono ammessi i pagamenti con le applicazioni di pagamento Satispay, EasyPol e PayPal. Sempre con carta di credito è possibile pagare direttamente sul portale Clienti ConTea (sezione “I miei contratti”). Ultima ratio, rimangono gli uffici postali con appositi bollettini, o gli sportelli bancari, oppure gli esercizi convenzionati (bar, edicole, farmacie, ricevitorie, tabaccherie e altro). E il contante? Beh, quello dimentichiamocelo.