Protezione Civile. Bulbarelli (Fdi): “Un sistema predittivo e tecnologico rende i nostri territori più sicuri”

“Un sistema di Protezione Civile capace di prevedere, prevenire e proteggere è oggi una necessità, non un’opzione. Un modello di questo genere rafforza la sicurezza dei territori. L’integrazione tra tecnologie avanzate e capitale umano ha ricadute concrete sulla sicurezza dei territori lombardi, specialmente in aree vulnerabili ai rischi idraulici e climatici. Penso in particolare al nostro territorio mantovano dove il rischio di piene è ricorrente. La capacità di agire in modo tempestivo e informato è un valore strategico per la prevenzione. La possibilità di anticipare gli scenari critici, condividere rapidamente le informazioni e ottimizzare gli interventi significa proteggere meglio le comunità e ridurre i danni”, così ha dichiarato il Consigliere regionale Paola Bulbarelli a margine del convegno “Protezione Civile e Tecnologie, attualità e scenari futuri ospitato presso il Belvedere Silvio Berlusconi di Palazzo Lombardia.

 

“Un ringraziamento sincero all’Assessore alla Sicurezza e Protezione Civile Romano La Russa per l’impegno costante nel promuovere una Protezione Civile innovativa, inclusiva e al passo con le sfide del presente. Eventi come questo dimostrano quanto la Lombardia sia un riferimento a livello nazionale”, ha aggiunto Bulbarelli.

 

“L’integrazione tra intelligenza artificiale, reti neurali e fattore umano rappresenta il futuro della sicurezza territoriale”, ha spiegato Bulbarelli. “Le tecnologie devono essere al servizio delle persone per la prevenzione. Il convegno ha rappresentato un’occasione preziosa di confronto tra istituzioni, volontariato e mondo scientifico sulle prospettive offerte dalle tecnologie emergenti per la gestione delle emergenze multirischio. Dalle reti neurali per la previsione delle piene, ai modelli predittivi per la gestione di eventi estremi, l’obiettivo è costruire una Protezione Civile più anticipatoria, integrata e connessa.”

 

“Queste innovazioni non sostituiscono le persone, ma potenziano la capacità decisionale e operativa di chi lavora sul campo. Investire nella formazione continua degli operatori e dei volontari è essenziale per accompagnare questo cambiamento”, ha concluso Bulbarelli.