MANTOVA Il Comune ha accantonato i soldi per costruire il centro sociale nel quartiere Rabin. L’investimento è di 450 mila euro, e in questi giorni si sta definendo il progetto e presto la giunta darà il via libera all’opera. I lavori inizieranno nella seconda parte di quest’anno e saranno completati in 12 mesi. È questa la principale novità è emersa nell’incontro della giunta di Mattia Palazzi che si è tenuto ieri sera nella tappa del tour che sta toccando le varie realtà cittadine. L’assemblea, che si è svolta nella piazzetta centrale, è stata introdotta dal primo cittadino stesso.
«Abbiamo detto che ogni quartiere deve avere un centro di aggregazione – ha sottolineato Palazzi – e li stiamo costruendo uno ad uno. È importante avere un luogo dove ritrovarsi, fare le feste e svolgere gli incontri. Quest’anno tocca al quartiere Rabin».
Alla presentazione, coordinata dal responsabile del comitato locale Marco Sivero, erano presenti anche gli assessori della giunta comunale. L’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli ha poi precisato che è stata individuata la localizzazione del centro sociale nella piazza principale, in modo che baricentrico al quartiere e ben visibile.
«Il metodo adottato – ha osservato Martinelli – è quello della progettazione partecipata per coinvolgere i cittadini».
Tra i vari temi sollevati dal pubblico, è emerso quello del collegamento della pista ciclopedonale che passa davanti alla cartiera e che si raccorda con la ciclabile di Cittadella per raggiungere il centro in sicurezza.
L’intenzione del Comune, ha specificato Martinelli, è realizzare anche il tratto mancante che va dal canale Bianco al quartiere Rabin. «Dobbiamo ancora risolvere il problema del finanziamento – ha aggiunto – perché il tratto del rondò sotto la tangenziale è di competenza della Provincia che non ha risorse».
Durante la serata sono stati toccati anche altri temi, come i dissuasori antivelocità in strada Montata Carra che saranno installati presto in accordo con il Comune di Porto Mantovano, il “magone” di via Croce che sarà abbattuto nel prossimo autunno e il problema degli odori della cartiera. «Stiamo portando a termine l’indagine del Politecnico con i nasi elettronici – ha concluso l’assessore all’ambiente Andrea Murari –. In settembre presenteremo pubblicamente i dati».