MANTOVA Lo scorso 7 ottobre aveva messo a segno una rapina ai danni di un esercizio commerciale di Asola. Dopo aver atteso il momento più propizio per entrare in azione, il bandito, col volto travisato, aveva fatto irruzione all’interno della gelateria “Lekka Lekka” e minacciando la cassiera si era quindi fatto consegnare da questa i 400 euro in contanti detenuti nel registratore di cassa per poi dileguarsi a piedi. Immediate erano così scattate le ricerche del malvivente da parte dei carabinieri. L’arresto era infine scattato una ventina di giorni più tardi quando, a conclusione di un’articolata attività di indagine, i militari del Nor di Castiglione delle Stiviere e Asola, erano riusciti a risalire al responsabile del raid predatorio. Subito dopo il colpo gli uomini dell’Arma avevano, infatti, avviato controlli mirati sull’intero territorio riuscendo ad individuare il rapinatore nel Bresciano. A quel punto era stata disposta dal gip di via Poma l’emissione di un’apposita ordinanza di custodia cautelare in carcere, in quanto, da indagini espletate sul suo conto, erano emerse ulteriori recenti rapine a mano armata perpetrate dallo stesso con il medesimo modus operandi, con il concreto pericolo di reiterazione del reato. Nel pomeriggio del 30 ottobre era dunque scattato il blitz: l’uomo, M.C., 34enne bresciano, era stato individuato e raggiunto nel comune di Leno e una volta dichiarato in arresto per rapina aggravata era stato infine associato alla casa circondariale di Brescia. Per tale vicenda, ieri mattina davanti al giudice per l’udienza preliminare Arianna Busato, l’imputato è stato condannato in primo grado con rito abbreviato ad una pena di tre anni e sei mesi di reclusione. (loren)