Risarcimento respinto, ma il giudice assolve l’imputato

MANTOVA –  Aveva minacciato un vigile urbano per una multa. Quello lo aveva trascinato in tribunale dopo avere rifiutato 600 euro di risarcimento per chiudere la faccenda. La settimana scorsa il giudice ha prosciolto l’automobilista multato che non dovrà più risarcire il vigile che aveva minacciato. Si è conclusa così, con una sentenza un po’ a sorpresa, la vicenda che vedeva a processo un 37enne mantovano chge circa tre anni fa aveva avuto un brusco faccia a faccia con un agente di Polizia locale che lo aveva multato. L’uomo aveva perso le staffe e aveva aggredito verbalmente il vigile, arrivando anche a minacciarlo. Per questo motivo l’agente aveva proceduto con una querela per minacce nei confronti del 37enne. Quest’ultimo tramite il proprio difensore, avvocato  Roberto Cuva, aveva deciuso di chiudere la questione offrendo 600 euro come risarcimento al vigile urbano, il quale aveva però respinto la proposta sostenendo che pedr le minacce che aveva subito quella cifra fosse troppo bassa. Non è stato invece di questo parere il giudice che l’ha ritenuta congrua, e ha quindi emesso una sentenza di non luogo a procedere nei confronti dell’imputato a seguito dell’estinzione del reato per condotta riparatoria, e questo a prescindere dal fatto che la persona offesa abbia accettato o meno la somma proposta.