MANTOVA Mantova si conferma città più green della Lombardia nonostante un balzo all’indietro di cinque posizioni. È quanto emerge dall’annuale report “Ecosistema Urbano 2024”, curato da Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, afferente le performance ambientali di 106 comuni sulla scorta degli obiettivi di sostenibilità raggiunti.
Secondo tale particolare classifica quindi la città virgiliana si attesta ora al settimo posto, in discesa però rispetto alla seconda piazza occupata nel 2023. Segnatamente la graduatoria generale è data come sempre da una serie di indicatori, venti per la precisione quelli presi in considerazione quest’anno di cui alcuni di nuova introduzione, basati su dati comunali e che prevedono l’assegnazione di un massimo teorico di 100 punti, costruito caso per caso sulla base di obiettivi di sostenibilità.
I punteggi assegnati per ciascun parametro identificano così il tasso di sostenibilità della città reale rispetto a una città ideale. Quest’anno la media del punteggio dei capoluoghi è tornata a scendere fermandosi a 55,80% rispetto ai 56,41% della scorsa edizione. Quota 100 non è stata raggiunta da nessuna città e, a differenza della passata edizione quando tre città riuscirono a superare quota 80, quest’anno ci riuscita solo Reggio Emilia, prima con l’80,66%. La soglia dei 75 punti su 100 è stata oltrepassata anche da Trento, seconda, Parma, terza e Pordenone, quarta. Salgono invece a 14 le città che hanno superato soglia 70 punti.
I primi dieci sono tutti capoluoghi del nord, principalmente centri di medie dimensioni (Reggio Emilia, Trento, Parma, Forlì, Treviso, Bolzano), qualche piccola (Pordenone, Mantova, Cremona), e la sorpresa della “grande” Bologna (ottava), per la prima volta tra le primissime. La parte bassa della graduatoria è invece occupata in modo stabile dal meridione (tra le ultime dieci, otto sono capoluoghi del sud Italia). Per quanto concerne nel dettaglio i singoli parametri, tra i suoi punti di forza Mantova, in materia di sostenibilità annovera anche quest’anno il basso livello di dispersione idrica (pari al 15,6% quale differenza tra l’acqua immessa e consumata per usi civili, industriali e agricoli), l’elevata percentuale (84,1%) di raccolta differenziata raggiunta e l’alta superficie di zone a traffico limitato in rapporto alla popolazione (ben 1729,5 metri quadri di Ztl ogni 100 abitanti). Dato quest’ultimo che vede il capoluogo virgiliano al secondo posto dopo Rimini (lo scorso anno era addirittura primo) per tale precipuo indicatore.
Tra le positività anche quelle relative ai metri lineari destinati alle piste ciclabili ogni 100 abitanti (33,09 metri, pari al 4° posto assoluto) e in materia di ambiente urbano l’elevato numero di alberi (ben 95) ogni 100 abitanti. In peggioramento invece per il livello di consumo idrico domestico: 223 litri al giorno per abitate contro i 214,3 del 2023. Di contro, quale rovescio della medaglia, Mantova occupa invece le ultime posizioni in Italia in tema di inquinamento atmosferico. Elevati infatti i livelli medi annui di polveri sottili: 29,5 microgrammi/metro cubo di Pm10 e 16,7 μg/mc di Pm2,5, mentre per 58 giorni si è superato il livello limite di Ozono. Indicatori questi di una qualità dell’aria di livello scarso.