MANTOVA Il modus operandi da loro adottato era ben collaudato: spostandosi a bordo di un monopattino erano, infatti, soliti consegnare la droga direttamente a domicilio ad una clientele più che variegata e compresa tra i 16 e i 25 anni d’età. Il tutto con cadenza pressoché quotidiana in un raggio d’azione di pochi chilometri, tra il capoluogo virgiliano e l’area di San Giorgio Bigarello. Una florida attività illegale che, due anni fa, aveva fatto finire nei guai due ventenni italiani (uno con precedenti, l’altro invece incensurato), entrambi denunciati a piede libero dai carabinieri della compagnia di via Chiassi per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ora, a seguito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura di via Poma, i militari del Nucleo operativo e radiomobile dell’Arma di Mantova hanno provveduto a notificare alla coppia di pusher l’av v i s o di conclusione delle indagini preliminari, emesso nei loro confronti dall’autorità inquirente virgiliana in quanto ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini, condotte tra gennaio e giugno del 2020, avevano portato ad appurare come avvenute, secondo l’ipotesi accusatoria, plurime cessioni di droga anche nei confronti di soggetti minorenni nonché in costanza di lockdown causa pandemia, con il recupero complessivo di circa trecent