MANTOVA – Il modus operandi da lui adottato era sempre il medesimo: in sella alla propria bicicletta era difatti solito percorrere ogni giorno le poche centinaia di metri che dividono via Trento, dove risiede, con la zona posta tra piazza Arche e via Accademia; lì ad attenderlo come sempre vi era uno stuolo di clienti, impazienti di poter acquistare la loro dose di droga. Una routine ben collaudata capace di fruttare quotidianamente, ad un 46enne pusher marocchino, ingenti profitti. Ma seppur agendo sempre in solitaria, nel tentativo di non dare troppo nell’occhio, i suoi movimenti del tutto abitudinari alla fine avevano insospettito qualcuno. Segnalato il caso alla Polizia Locale di Mantova erano scattati i pedinamenti. E così, dopo averlo tenuto d’occhio per alcuni giorni, venerdì sera gli agenti del Gruppo Operativo decidevano di entrare in azione. Nello specifico l’uomo, Abdelilah Kouis, irregolare sul territorio nazionale, era infatti uscito di casa come da “copione” e, inforcata la sua vecchia bici, si quindi era diretto alla volta del centro cittadino ove era atteso per la consegna della droga. Gli agenti, dopo poche decine di metri, lo bloccavano conducendolo immediatamente negli uffici del comando di viale Fiume ove i sospetti nei suoi confronti si rivelavano più che fondati; in tasca gli venivano rinvenute alcune “palline” di hashish, nonché involucri contenente cocaina e poche centinaia di euro. A seguito di perquisizione domiciliare veniva inoltre scoperto nella sua abitazione un vero e proprio bazar della droga con complessivo sequestro di circa 50 grammi di cocaina, 34 grammi di hashish e 70 grammi di ossicodone (un oppiaceo probabilmente utilizzato per “tagliare” gli stupefacenti), oltre ad un bilancino di precisione, 3 pc portatili, 13 cellulari, 4 schede sim e ben 62mila euro in banconote di vario taglio. Ai polsi del 46enne, ribattezzato lo “sceicco della droga” e con a proprio carico precedenti per furto, scattavano quindi le manette ai polsi; processato ieri con rito direttissimo nei suoi confronti il giudice Giovanna Camillo ha disposto la convalida dell’arresto con custodia cautelare domiciliare e controllo della polizia giudiziaria nonché la libera uscita solo lunedì e giovedì dalle 18.30 alle 19.30 per poter fare la spesa.