MANTOVA È stata eseguita ieri mattina nelle sale mortuarie dell’ospedale Carlo Poma l’autopsia sulla salma di Cristian Di Marco, l’artigiano 43enne di san Giorgio morto lo scorso 28 dicembre a Barbados dove si trovava per una vacanza con la famiglia. Il medico legale che ha eseguito l’esame, dottoressa Giovanna Del Balzo ha effettuato dei prelievi sulla salma per le analisi di laboratorio i cui esiti saranno disponibili nei prossimi mesi. Per il momento l’ipotesi più accreditata riguardo al decesso è quella di un edema cerebrale a seguito di un ictus che avrebbe colpito il 43enne lo scorso 23 dicembre. A complicare le cose a livello di autopsia sarebbe la formalina che è stata usata per la conservazione del cadavere. La salma di Cristian Di Marco è stata infatti trattenuta a Barbados fino a primi di gennaio per poi affrontare un lungo viaggio transoceanico prima di approdare all’ospedale Carlo Poma, e per questo motivo è stata usata una sostanza come la formalina proprio per la conservazione del corpo, ma che potrebbe anche avere cancellato eventuali tracce di patologie che potrebbero avere causato il decesso dell’artigiano. L’autopsia è stata disposta dalla procura di Mantova su richiesta dei familiari del 43enne, assistiti dall’avvocato Gaetano Alaia che ha nominato un perito di parte presente ieri all’autopsia. L’Autorità Giudiziaria non ha ancora rilasciato il nulla osta per la sepoltura, che a questo punto è atteso per la giornata di domani. Cristian Di Marco era stato colto da un grave malore lo scorso 23 dicembre e ricoverato in coma nell’ospedale Queen Elizabeth di Bridgetown, capitale dello stato di Barbados. Per farlo rientrare e curare in Italia era necessario imbarcarlo su un volo speciale il cui costo era di circa 130mila euro. Visto che il 43enne non aveva una copertura assicurativa per l’estero per casi del genere era scattata una gara di solidarietà che aveva permesso agli amici di raccogliere in pochissimo tempo il denaro necessario. Purtroppo al momento del suo imbarco sul volo speciale il suo cuore si è fermato per sempre. L’autopsia dovrà spiegare perché.