Tre vincitori e una menzione speciale al Premio Canneti 2024-25

MANTOVA Nella sala degli Arazzi del Palazzo Vescovile si è svolta ieri la cerimonia del Premio di Studio Costantino Canneti 2024/2025, alla presenza del vescovo Marco Busca, di don Alberto Formigoni (presidente della Fondazione Canneti), e alcuni membri della commissione: Sara Cazzoli (Archivio di Stato), Giulia Marocchi (Palazzo Ducale) e don Massimiliano Cenzato (Archivio Storico Diocesano). Assenti per impegni accademici Carlo Togliani (Politecnico Di Mantova) e Paola Tosetti Grandi (Accademia Nazionale Virgiliana). Una decina le tesi arrivate quest’anno: tre premi assegnati più una menzione speciale. Nel suo intervento, don Alberto Formigoni ha richiamato il senso dell’impegno intellettuale: la crescita e la maturazione personale, ha detto, «fine a se stessa non conta nulla», mentre acquistano significato «quando vengono messe a disposizione del bene comune». Per la Fondazione, ha aggiunto, il premio è un segno «di riconoscenza e di augurio di poter continuare a far crescere bene comune anche nella cultura». Il vescovo Busca ha ampliato la riflessione: premiare chi produce pensiero significa «premiare la cultura che è un bene pubblico». Non erudizione privata, ma «messa a disposizione dei propri talenti per una comunità». Ha ricordato che la superficialità del pensiero resta «uno dei mali peggiori dell’età moderna», richiamando quella “banalità del male” che nasce dall’incapacità di comprendere il valore del suo contrario, che è il “bene”. In questo senso, ha detto, il premio riconosce un impegno culturale che è «servizio sociale importante in un tempo dove c’è pericolo di perdita di un patrimonio di cultura che ci umanizza». Primo premio a Giorgia Truzzi per la tesi sulla nascita dell’Ordine della Sororità fondato da Ivana Ceresa. L’elaborato ricostruisce le tappe dell’Ordine e sceglie di concentrarsi su una figura laica che ha fatto della consacrazione nella vita ordinaria una via teologica attuale. «Questo premio è dedicato in modo particolare a Maurizio Castelli- ha precisato Truzzi – sposo umano di Ivana Ceresa». Secondo premio a Andrea Torelli, autore della ricerca sulla collezione di Gaetano Susani, apprezzata per il recupero di un tema originale, per la ricostruzione del contesto collezionistico ottocentesco e per la qualità del lavoro archivistico. Terzo premio a Fabio Leali, premiato per la tesi sulla serie storica dei dati meteorologici della Specola del Liceo Virgilio (1920-2023). La Commissione ha parlato di oggetto «rivisitato e ampliato con meritevole taglio scientifico», capace di dimostrare con parametri meteorologici un cambiamento climatico documentato e leggibile. La menzione speciale, istituita quest’anno, è stata attribuita a Mariacarmela Sammartino per un lavoro definito «di qualità e zelo», dedicato ai furti di arte sacra nel mantovano dal 1968 al 2018, e la loro “restituzione attraverso il restauro”.