MANTOVA Queste festività hanno segnato un record di turisti a Mantova: musei, città e laghi sono stati letteralmente invasi da decine di migliaia di persone, da famiglie provenienti da tutt’Italia. Sembrava impensabile eguagliare il dato di Palazzo Te del 2016, anno della “capitale italiana della cultura”, e invece Mantova ha saputo crescere ancora. Ci sono servizi e nuove imprese e lavori che si possono inventare con la crescita turistica, e noi ci lavoreremo perché queste sono occasioni per i giovani che vogliono intraprendere e migliorare l’accoglienza della città». È un Mattia Palazzi al settimo cielo quello che commenta e snocciola i dati di un successo quasi insperato, proprio mentre le grandi mostre di Giulio Romano al Te e a Palazzo Ducale stanno per chiudere i battenti (oggi è l’ultimo giorno utile per apprezzare le rassegne dedicate del geniale allievo di Raffaello).
Del resto, parlano i numeri. Nel week end che ha preceduto l’Epifania hanno visitato la villa giuliesca 5.396 persone; nel corrispondente fine settimana 2019, 5 e 6 gennaio, gli ingressi erano stati 1.549 (+ 248,3%).
Abissale il raffronto nel vicino museo civico di San Sebastiano: negli stessi due giorni del 2019 solo 293 ingressi, contro i 1.600 di quest’anno (+ 446%). Analoghi dati per il tempio di San Sebastiano: 801 visitatori contro i 157 del 2019 (+ 410,2%).
La progressione comunque si dà costante nella prima settimana di gennaio a far data dall’inizio del mandato del sindaco. Contro i 4.866 visitatori di Palazzo Te del 2015, parlano gli 11.458 di questo primo scorcio di 2020 (+ 135%); nel 2016, anno di “Mantova capitale”, gli ingressi furono 5.705, e rispetto ai numeri odierni l’incremento è del 100,8%; regge anche il raffronto con il 2017, e rispetto ai 6.953 visitatori di quell’anno l’aumento è del 64,8%. Un parallelismo che fa salire il termometro a + 176,5% nel 2018, quando gli ingressi furono 4.144. E si arriva così al nuovo record + 136% nel raffronto 2019-2020, opponendo ai 4.856 biglietti dello scorso anno gli 11.458 di oggi.
Ma non si tratta, sottolinea Palazzi, di un boom legato esclusivamente alla mostra. La progressione geometrica degli ingressi al Te si apprezza anche nell’arco dell’intero anno. Rispetto ai 194.987 ticket del 2018, tutto il 2019 ne ha computati ben 239.457, con un incremento del 22,8%. E se l’aumento nell’ultimo biennio è sensibile, puntualizza Palazzi, esso diventa ancor macroscopico rispetto all’ultimo anno in cui ha governato il centrodestra in città (2015), e dunque nell’arco dell’intero mandato, toccando un + 41%.
Dal 2 gennaio a oggi Palazzo Ducale ha invece recepito 13.575 visitatori totali, con una media di oltre 3.300 giornalieri. Ieri, con ingresso gratuito, i visitatori sono stati 4.256 (959 alla mostra e 3297 al palazzo). La sola mostra ha superato i 42.000 visitatori dal 6 ottobre 2019 e chiuderà oggi presumibilmente al di sopra dei 43 mila. Il 2019 del Ducale si era chiuso a quota 340.000.