Stalker violento: la vittima conferma le accuse

MANTOVA – Mantova Quello che doveva essere un chiarimento con lo zio della sua fidanzata era finito in rissa, con lo zio che ci aveva rimesso gli incisivi per una gomitata alla bocca. Per questo fatto, accaduto sei anni fa nel bar tabaccheria di viale Partigiani, è a processo per lesioni Luca Aveta Sparano, 27enne di Mantova che era già stato arrestato in precedenza per stalking nei confronti della fidanzata. Quella tra i due giovani era sempre stata una relazione a dir poco burrascosa, al punto che la decisione di lei di troncare aveva scatenato la reazione violentissima del 27enne, che nel giugno del 2015 era stato arrestato per stalking. Dopo avere pestato a sangue la ex per strada rompendole un’orbita oculare, le aveva inviato una serie di messaggi in cui la minacciava di morte. In quel periodo era intervenuto anche lo zio della giovane, un uomo di 59 anni, che aveva cercato di convincere il 27enne a lasciare in pace sua nipote. I due si erano incontrati nella sala slot del bar di viale Partigiani il 16 febbraio 2015. La discussione era degenerata e il 27enne aveva colpito l’altro facendogli saltare alcuni denti, per una prognosi di 31 giorni. Il 59enne, che si è costituito parte civile al processo con l’avvocato Silvia Ebbi, ieri ha raccontato la propria versione dei fatti, confermando l’impianto accusatorio. Sentito poi come testimone anche il titolare del bar che ha detto di non avere visto l’aggressione ma di essere intervenuto per separare i due. Il prossimo 21 gennaio ci sarà la discussione e la sentenza.