MANTOVA – Insomma, non si dica più che per Mantova il suo storico punto di riferimento, il sommo poeta Virgilio, è solo un burro o un supermercato. Il progetto di dedicare alcune sale del recuperato Palazzo del Podestà prende corpo in una rete di luoghi virgiliani volti a ripercorrere storia e mito. Si va dalle città che hanno visto crescere e consolidarsi la statura letteraria di Virgilio (dalla palestra studiosa consumata fra Cremona e Milano) sino al suo cursus honorum sviluppato fra Roma, la Puglia e la Sicilia, per culminare nella sepoltura napoletana sui Campi Flegrei.
Alle prime adesioni già annunciate, altre se ne sono aggiunte, e altre stanno per arrivare. Il protocollo già vede impegnate molte amministrazioni che trovano rete nella “Rotta di Enea”. La rete delle città virgiliane, nata dalla volontà dei Comuni di Mantova e Borgo Virgilio, con l’apporto dell’Accademia Virgiliana e della Fondazione Virgilio, in collaborazione con l’associazione Rotta di Enea, ha già trovato il battesimo ufficiale nella tre giorni che per data simbolica si è conclusa il 15 ottobre scorso, giorno del genetliaco del poeta.
Ultimamente vi hanno aderito anche Erice, che ha presenziato alla sottoscrizione della carta di Mantova con il vicesindaco Mauro Gianvito; la città metropolitana di Roma, Capitale che ha richiesto bozza atti di adesione, e stanno definendo gli atti deliberativi anche Brindisi (città ove sembra che Virgilio sia deceduto, e dove è stato inviato il materiale informativo per aderire) e la città di Trapani.
Non sarà solo un legame ideale, ma anche fattivo. Come assicurano in Comune, sono in vista incontri, giornate di studio, manifestazioni artistiche, letterarie, teatrali e musicali, progetti, attività con le scuole e le giovani generazioni, produzione di contenuti e opere di valore artistico ed educativo legate al patrimonio culturale virgiliano e al mito di Enea. Né va escluso l’intento di promuovere lo sviluppo locale e il turismo culturale legati al senso di identità e delle tradizioni virgiliane.