MANTOVA La Giunta comunale, martedì 2 luglio, ha adottato la Variante al Piano Attuativo “P.A. 13 Olmolungo” conforme al PGT.
La variante ha visto il coinvolgimento della Provincia di Mantova per lo spostamento della piattaforma intermodale come da atto d’indirizzo del presidente della Provincia di Mantova per l’aggiornamento del protocollo d’intesa tra la Provincia di Mantova, il Comune di Mantova e il Comune di San Giorgio Bigarello per lo sviluppo in condizioni di sostenibilità dell’area sovracomunale “Valdaro e Olmo Lungo” e delle relative infrastrutture.
“La variante è fondamentale perché, – spiega l’assessore del Comune di Mantova Andrea Murari – in accordo con la Provincia, cambia la collocazione della piattaforma intermodale ferro-gomma, che diventa più lunga e quindi competitiva. L’intermodalità è la caratteristica vincente per la zona di Valdaro, perché la sostenibilità nella movimentazione delle merci passa da ferrovia e navigazione”.
La variante al PA 13 Olmolungo interessa una superficie territoriale pari a 1.830.516 metri quadrati suddivisa in quattro distinti sub comparti insediativi. Prevede inoltre una superficie lorda massima consentita di 1.099.819 metri quadrati, mentre una superficie lorda complessiva prevista in realizzazione di 917.698 metri quadrati, ripartita in 896.898 metri quadrati a produttiva, 15.689 metri quadrati a direzionale, attrezzature private e ricettivo, e 5.111 metri quadrati a funzioni commerciali nel limite delle medie strutture di vendita anche organizzate in forma unitaria, rimodulando la capacità edificatoria di alcuni lotti produttivi di proprietà di BS Invest Srl e dell’area ricettiva e direzionale della Corte Olmo Lungo lotto C3 e del lotto contermine C11.
Con la variante si ridefinisce la cessione al Comune di Mantova del fabbisogno di aree per servizi a standard calcolato in funzione della superficie lorda massima e del relativo mix funzionale per una superficie complessiva pari a 110.405 metri quadrati.
Vengono inoltre rimodulate alcune opere di urbanizzazione previste rispetto alle esigenze degli operatori di mercato, con riduzione della viabilità minore interna ad un comparto in particolare ed i relativi sottoservizi a favore della compattezza di disegno dei poli logistici in progetto.
I passaggi successivi che seguiranno prevedono la messa a disposizione della documentazione per la successiva approvazione della variante.