MANTOVA Più centri antiviolenza, più risorse per fronteggiare l’emergenza alla luce di un numero sempre maggiore di donne che si rivolgono ai Centri antiviolenza regionali. Nel dettaglio, il numero dei centri accreditati sul territorio regionale è passato, nell’ultimo biennio, da 41 a 50 (al netto delle 74 case rifugio, che erano 46 solo nel 2017) e le reti territoriali da 18 a 27. Le risorse stanziate a finanziamento degli Accordi di collaborazione con i Comuni capofila di Reti territoriali antiviolenza sono passate da 1 milione per il biennio 2015-2017 a 3,7 milioni di euro per il biennio 2017-2019 – integrati con 443.000 euro di fondi regionali e 2 milioni di fondi nazionali – sino a 4,5 milioni per il biennio 2020-2021 (per un totale di 15,6 milioni in 8 anni). A queste si aggiungono ulteriori risorse per l’inserimento e l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza (2,1 milioni di euro per il biennio 2017-2019). I dati della provincia di Mantova. Nel Mantovano le donne prese in carico dai 3 centri antiviolenza della rete territoriale sono state 423 nel 2018. Per quanto riguarda le risorse, per il Mantovano, sono stati stanziati 850.000 euro in 4 bienni (dal 2013 al 2021). “Relativamente agli Accordi 2020-2021, la minore assegnazione di risorse segnalata dal Comune di Mantova – ha commentato l’assessore alla Famiglia, Genitorialità e pari Opportunità Silvia Piani – è dovuta sia al fatto che rispetto al 2017 il numero di reti regionali è stato incrementato da 18 a 27, sia al fatto che Regione Lombardia è in attesa dell’assegnazione dei fondi dedicati da parte dei Ministero per l’anno 2019. Si evidenzia, comunque, che per il biennio 2020- 2021 Regione Lombardia ha aumentato la quota di risorse proprie passando da 813.910 a 1,4 milioni di euro. Il Pd mantovano – commenta il consigliere regionale Alessandra Cappellari (in foto) – è già in campagna elettorale ed avanza critiche che devono necessariamente tornare al mittente: Regione Lombardia sta facendo il suo dovere e lo dimostrano i numeri. Non è così invece per il governo incollato a poltrone e palazzi, al quale va sollecitato il riparto dei previsti 30 milioni di euro per il 2019 per i centri antiviolenza e le case rifugio, fondi necessari per il consolidamento della rete dei servizi. Pd e lista gialla mantovani si rivolgano ai loro esponenti di governo e faranno un favore anche a Regione Lombardia». (mv)