MANTOVA Era accusato di violenza sessuale su una minorenne con la quale aveva un legame di parentela, e ieri è stato condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione. Una condanna, quella inflitta ieri dal gup Arianna Busato a un sudamericano che all’epoca dei fatti viveva a Mantova, decisamente pesante se si pensa che è giunta al termine di un processo con rito abbreviato, procedimento per il quale è previsto lo sconto di un terzo della pena complessiva. I fatti materia del processo risalgono a un periodo che va dal 2016 al 2018, quando erano stati infine scoperti e denunciati dai familiari della vittima. Quest’ultima, una bambina che all’epoca aveva una decina d’anni, era poi stata sentita con un’audizione in ambiente protetto in sede di incidente probatorio, nel corso del quale aveva confermato le molestie e gli abusi che aveva subito dall’imputato, M.C., un uomo di origini sudamericane del quale forniamo solo le iniziali in quanto parente della minorenne vittima delle violenze. Violenze che si sarebbero consumate in più occasioni in ambito famigliare fino a quando, grazie ad alcune frasi pronunciate dalla piccola che avevano insospettito alcuni suoi parenti, erano scattate le indagini che hanno portato al processo che è stato celebrato ieri mattina. Il gup ha accolto le richieste della pubblica accusa e infine condannato l’imputato a 5 anni e 8 mesi di reclusione.