MANTOVA – Una curiosità relativa all’organo della cattedrale. Non è più quello antico, che probabilmente doveva se non rivaleggiare, almeno essere interessante pendant, di quello di Santa Barbara. Ed è collocato, oggi, nella tribuna ducale, ovvero sulla balconata del transetto di destra che, prima delle demolizioni novecentesche, era collegata, attraverso un passaggio coperto, con il Palazzo Ducale. Tuttora gli ambienti che sono alle spalle di tale spazio sono interessanti, benché accessibili a pochi ovviamente. L’organo attuale, come ricorda Giorgio Pavesi, esperto di musica antica e di organi, è un Agostini Benzi – Fratelli Franceschini e risale al 1915. L’aspetto è più antico, in quanto è collocato in una pregevole cassa organaria in stile neoclassico a tre scomparti. Viene descritto con “Consolle in plano accanto al presbiterio e avente due manuali da 61 tasti ciascuno; pedaliera con 32 pedali. Sistema di trasmissione elettro-pneumatico”. Come detto, però, lo strumento fu costruito nel 1915 dai Benzi-Franceschini di Crema. Nel 1940 Agostino Benzi e figli procedevano ad una revisione dell’organo con la rispettiva aggiunta dell’oboe al secondo manuale e la voce umana al primo. Purtroppo l’impianto di riscaldamento, posto collocato sotto la cantoria in cui è collocato lo strumento, influisce in modo serio sul funzionamento del sistema di trasmissione pneumatico. Un restauro venne operato dalla “Ceciliana” di Padova intorno al 1972 e il sistema di trasmissione pneumatico venne trasformato in elettro-pneumatico collocando la consolle nella attuale sede. Oltre all’intervento sullo strumento, si è avuto conferma che la bella cassa organaria fu costruita dall’architetto Gian Battista Marconi nei primi anni dell’Ottocento.