Premio Acerbi, la consegna ad Anilda Ibrahimi

CASTEL GOFFREDO – Si è svolta ieri in Comune a Castel Goffredo la premiazione della scrittrice albanese Anilda Ibrahimi, vincitrice della XXXII edizione del Premio Letterario Giuseppe Acerbi, con il romanzo Volevo essere Madame Bovary (Einaudi 2022). Quest’anno il premio è stato dedicato alla letteratura albanese.
Ad introdurre la cerimonia il sindaco Alfredo Posenato. «È sempre un piacere e un onore trovarsi in questa manifestazione che è motivo di orgoglio e soddisfazione per la cittadinanza castellana – ha esortato. Gli studenti sono rimasti molto affascinati dalla scrittrice che in questi giorni ha visitato le scuole locali, a Mantova e anche fuori provincia. Mi auguro che questo premio possa proseguire nel suo intento letterario di viaggiare nel mondo e scoprire altri autori autorevoli».
A condurre la cerimonia la è stata la presidente dell’Associazione Acerbi Simona Cappellari coadiuvata da Francesca Romana Paci, presidente del Comitato Scientifico.
Altra presenza di spicco la senatrice Paola Mancini che ha elogiato l’importanza del Premio: «L’arte e la letteratura hanno la capacità di unire i popoli senza perdere la forza e il coraggio».
Significativo l’intervento della docente di lingua albanese Giuseppina Turano dell’Università Ca’ Foscari di Venezia che è riuscita ad esporre e a condensare in modo eloquente cinque secoli di letteratura, storia, religione e cultura albanese.
Protagonista naturalmente del premio del premio la scrittrice Anilda Ibrahimi, che ha interagito con il pubblico in modo schietto e persuasivo mettendo in luce aspetti letterari e soprattutto storici dell’Albania del Novecento che poco si conoscono in Italia e che non sempre delineano un margine corretto della “grande storia” raccontata.
La vincitrice è rimasta affascinata da Castel Goffredo: «Ho visto una comunità che funziona, con sinergia e collaborazione tra i cittadini e le istituzioni. Sono una gran osservatrice e sono rimasta colpita dal “Pedibus” dove le persone anziane dedicano il loro tempo ai bambini per accompagnarli a scuola o portano le persone malate alle visite mediche». La manifestazione è stata allietata dagli intermezzi musicali di Davide Caldognetto e Stefano Zeni.