Rigoletto in scena al Ponchielli di Cremona

CREMONA Tutti a Cremona, per assistere alla più mantovana delle opere. Rigoletto, culmine della cosiddetta Trilogia popolare verdiana tratto da “Le roi s’amuse” di Victor Hugo, è infatti il titolo di chiusura della Stagione Lirica 2024 del Teatro Ponchielli. Dopo la recita serale, di ieri, la replica pomeridiana di oggi, 14 dicembre alle ore 15.30, prevede, per coloro che, già provvisti di biglietto prenotato, intendessero usufruire del servizio, la possibilità di un bus navetta in partenza da Campo Canoa alle ore 13.30. Un’occasione ancor più preziosa, in una città da tempo orfana di un cartellone operistico, per assistere ad una rappresentazione che da mesi sta riscuotendo successi nei teatri di provincia lombardi, da Como a Brescia, da Pavia a Bergamo fino, appunto, alla città del Torrazzo. Questo nuovo allestimento porta la firma di Matteo Marziano Graziano, giovane regista d’opera d’avanguardia con sede a Berlino, noto per il suo approccio artistico innovativo e trasformativo. Con una profonda conoscenza della performance contemporanea, delle installazioni artistiche e del teatro musicale sperimentale, Graziano si è affermato come coreografo queer visionario, regista teatrale, performer e artista interdisciplinare. Sul podio dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, il M° Alessandro D’Agostini, reduce dal successo di Madame Butterfly nella passata stagione. Il concept della produzione non vuole essere un semplice atto di denuncia, ma piuttosto un invito a una riflessione sulla società contemporanea, sui nostri angoli ciechi e sulle crepe che ancora oggi dobbiamo sanare. Le scenografie, progettate da Francesca Sgariboldi, giocano con linee spezzate e trasparenze, creando un’atmosfera di tensione e di incertezza che riflette l’animo tormentato dei personaggi. I costumi di Laurent Pellissier, realizzati con materiali di riciclo e tecniche di upcycling quali il patchwork e il boro-boro giapponese, accentuano questa divisione, utilizzando forme e colori che separano nettamente il mondo della corte, opulento e decadente, da quello di Rigoletto, oscuro e deformato. Anche le luci di Cristian Zucaro contribuiscono a sottolineare le fratture emotive e morali dell’opera, con giochi di ombre e tagli di luce che amplificano il senso di disagio e alienazione. Nel cast, voci di pregio quali Giuseppe Altomare nel ruolo eponimo, Paride Cataldo nei panni del Duca, Bianca Tognocchi in quelli di Gilda, Mattia Denti nel ruolo di Sparafucile e Victoria Pitts in Maddalena. Info e prenotazioni: 0372. 022001/02; biglietteria@teatroponchielli.it.