Torna il Casalmaggiore International Festival

CASALMAGGIORE Quasi un quarto di secolo. Ventiquattro edizioni in cui, in piazze e cortili, teatri e giardini, Casalmaggiore ha ospitato un distillato di qualcosa che assomiglia alla meglio gioventù musicale. Generazioni di ragazzi da tutto il mondo, archi e pianoforte in primis ma anche fiati e cantanti, affascinati dall’idea di trascorrere tre settimane in Italia, tra masterclass con docenti di prestigio, buona tavola, escursioni sul territorio e quell’amicizia speciale che solo la musica condivisa assicura. Due anni dopo l’interruzione causata dall’emergenza pandemica, seppur a ranghi ridotti per numero di studenti e per appuntamenti in calendario, torna il Casalmaggiore International Festival, con la sua formula particolare che vede intrecciarsi lezioni, concerti-saggio, concerti evento. Lunedì sera, alle ore 21.15, nel Teatro Comunale della città, si alzerà ufficialmente il sipario di una maratona che si concluderà il 31 luglio, con il tradizionale concerto di chiusura. Accompagnati da Roberta Ropa, qui chiamata a rendere al pianoforte gli effetti di un’intera compagine orchestrale, i violinisti Ashley Hao, Yutian Chen e Laurens Weinhold (quest’ultimo splendido talento, già applaudito nelle scorse edizioni del Festival) eseguiranno movimenti singoli tratti da Concerti per violino solo e orchestra di Max Bruch (op. 26 n°1) e di Bela Bartok (BB117 Sz. 112). A chiudere la serata, nella quale interverrà anche la viola di David Montreuil con un movimento dalla Suite op.131 di Max Reger, sarà lo stesso Weinhold, con la suggestiva Légende op. 17 per violino e pianoforte di Henryk Wienawski. Il concerto avrà ingresso libero.

Elide Bergamaschi