MANTOVA Cala oggi il sipario sull’edizione 2019 di Festivaltteratura ma sono ancora tanti gli eventi che accompagneranno in questa ultima giornata il pubblico accorso a Mantova per la manifestazione culturale più importante dell’anno.
Filo conduttore di sarà ancora una volta l’attualità declinata secondo i punti di vista dei vari ospiti che si alterneranno sul palco del Festival.
Si parte con un tuffo nel mondo femminile tra letteratura e dipinti di donne che vengono dati nei libri, in base all’autore – maschio o femmina – che lo scrive. Un viaggio al cui timone staranno Meg Wolitzer e Lella Costa (evento 189).
Guerra e conflitti umani saranno, invece, raccontati da Alessandro Sanna e Melania G. Mazzucco con Simonetta Bitasi (evento 191).
Ma se, come detto, il festival è anche attualità, come non fermarsi a riflettere sulla tecnologia e le conseguenze che questa ha sulla vita quotidiana delle persone: un’analisi che già aveva iniziato Primo Levi e che oggi sarà ripresa in mano da Gianranco Pacchioni con Fabio Deotto (evento 193). E sarà sempre Levi a dare lo spunto all’incontro con Gianrico Carofiglio, Massimo Grammellini, Arianna Porcelli Safanov e Neri Marcorè (evento 200) che accompagneranno il pubblico in una disamina sugli usi ed abusi delle parole passando dalla letteratura, al diritto, al giornalismo, al teatro ed al web. Politica, in una’altra veste, che sarà al centro anche dell’evento 204 con relatore Frédéric Gros e Donatella di Cesare che analizzeranno i diversi tipi di disobbedienza. Democrazia e sovvertimenti anche con Geneviève Fraisse (evento 209) mentre Ece Temelkuran parlerà di populismi e nazionalismi (evento 213).
Tra gli autori più affermati del festival arriva poi Dacia Maraini con “Mi piace la parola libertà” (evento 225). Gran finale, poi, alle 18.30 con Ian McEwan e Marcello Fois con un evento il cui titolo è forse l’emblema del festival: “il bisogno primario del romanzo”.