L’Unione Lombarda “Essevum” da ieri è finalmente ufficiale

ROVERBELLA Manca solo la sottoscrizione dell’atto costitutivo – che avverrà martedì prossimo in municipio a Roverbella – dopodiché inizierà ufficialmente il cammino dell’Unione Lombarda “Essevum” tra i Comuni di Roverbella e Castelbelforte. Il via libera, dopo la conferenza congiunta di lunedì scorso, è passato attraverso l’approvazione dello statuto da parte dei rispettivi consigli, che nel caso di Roverbella è stata unanime; a Castelbelforte, invece, la minoranza ha deciso di astenersi. «Oggi più che mai – ha ribadito il sindaco di Roverbella  Mattia Cortesi  – l’obiettivo è quello di garantire l’erogazione di servizi di qualità, ma per riuscirci è necessario spingersi in scelte coraggiose rispetto agli schemi consolidati, sicuri che esse porteranno buoni risultati per le comunità di Roverbella e Castelbelforte. Un ringraziamento particolare all’amico e collega  Massimiliano Gazzani  e all’intera sua squadra che sin da subito hanno condiviso l’idea di continuare a percorrere una strada amministrativa insieme a Roverbella che ormai andava avanti proficuamente da cinque anni». Il primo cittadino ha infine elogiato il lavoro profuso dai componenti di Officina Civica («senza dimenticare chi lavora e ci sostiene dietro le “quinte”», ndr), il laboratorio politico con cui lo scorso 27 maggio si era imposto alle elezioni amministrative di Roverbella. «Va ribadito che questo progetto nasce per potenziare un ente che sarà così in grado di gestire i servizi per conto di due Comuni, con l’obiettivo di poter avere a disposizione risorse aggiuntive nella misura di 300-400mila euro all’anno grazie alla maggiore facilità di intercettare contributi statali e regionali». Alla neonata Unione saranno conferiti tutti i servizi tranne quello della Polizia locale. «Mi preme sottolineare – aggiunge il primo cittadino di Castelbelforte Massimiliano Gazzani – che l’aspetto economico non è il solo che ha indotto le nostre amministrazioni a maturare l’idea di condividere i servizi, anche perché nessuna delle due era in obbligo. Nell’ottica di rinsaldare la rete di cooperazione tra i due Comuni, l’intento principale è ottimizzare tutti quei servizi che ormai sono delegati agli enti locali». L’Unione si basa sostanzialmente sulla gestione associata di servizi e corrisponde, di fatto, alla costituzione di un nuovo Ente Locale dotato di autonomia finanziaria ed organizzativa (nulla a che vedere, quindi, con la Fusione), il cui funzionamento è regolato da uno specifico Statuto. Caratteristiche peculiari delle Unioni sono: il mantenimento dell’identità territoriale di ogni Comune associato e l’iniziativa spontanea delle amministrazioni comunali, che scelgono di condividere le proprie risorse amministrative, territoriali e umane nell’associazione.

Matteo Vincenzi