Asola – Cattedrale gremita per l’ultimo saluto ad Angelo

ASOLA Ieri mattina in cattedrale si sono svolti i funerali di Angelo Carminati alla presenza del fratello, il vicesindaco Luciano, la nipote Alice, la cognata Lara, gli zii, cugini e di tutti famigliari. Presenti il sindaco Giordano Busi e l’intera compagine amministrativa. Un addio commosso e ossequioso in una chiesa gremita di amici e parenti, naturalmente nel rispetto delle norme anticovid.
L’improvvisa scomparsa, causata da un incidente frontale in sella alla sua moto domenica scorsa, avvenuta non lontano dal cimitero di Acquanegra, ha destato sconforto e incredulità, non solo per i famigliari, ma anche per tutta la comunità e i paesi limitrofi nei quali Angelo era molto conosciuto. Titolare della stazione di servizio ad Asola in viale della Vittoria, aveva sempre una buona parola per tutti.
«Angelo ci ha sempre accompagnato con amicizia e fiducia – ha ricordato don Luigi Ballarini durante l’omelia -. Quando si andava a far benzina al distributore, era un’occasione per parlare di ciò che succedeva e delle tante difficoltà della vita. Tutti noi ci stringiamo alla sua famiglia ed è difficile spiegare in questo momento il senso dell’esistenza e perché credere in Dio quando sperimentiamo il dolore della morte – ha continuato don Luigi -. Si nasce, si vive, si lavora, ognuno impegna la propria vita e poi in un attimo si muore. La risposta è nella forza della fede e il peso del dolore Dio lo prende con sé».
Classe 1957, Angelo, terminate le scuole professionali, entrò a lavorare col padre nel lavoro della metalmeccanica come tornitore e fresatore. Sin da giovanissimo è stato appassionato di moto e delle passeggiate domenicali in montagna. Una persona riservata ma anche allegra e di spirito con gli amici. Angelo apparteneva alla storica Società di Mutuo Soccorso di Asola dal 2001.
Al termine della funzione il fratello Luciano si è rivolto a tutti i presenti: «Siete in tantissimi – ha detto – le vostre parole, i vostri messaggi, ci hanno aiutato a sostenere questo momento di grande sconforto. Grazie. Vi porterò sempre nel cuore».