Dalla Regione nuovi fondi per il contenimento nutrie

Mantova Prosegue e si rafforza l’impegno di Regione Lombardia nel contrasto alla nutria, specie invasiva che continua a causare danni rilevanti. Sono stati infatti finanziati tre progetti presentati da altrettante province tra cui quella di Mantova (80mila euro), nell’ambito del bando regionale destinato a interventi innovativi di contenimento.
zCon queste risorse – dichiara l’assessore regionale Alessandro Beduschi– diamo agli enti locali ulteriori strumenti immediati per lavorare in modo efficace. Quello del contenimento nutria non è un tema secondario, in quanto questa specie invasiva danneggia i campi, compromette gli argini e mette a rischio la sicurezza idrogeologica di interi territori».
Questo finanziamento è pensato per sostenere progetti innovativi, che prevedano l’impiego di ditte specializzate o associazioni (anche venatorie) per attività di censimento, trappolaggio, cattura, smaltimento e monitoraggio della presenza di nutrie nei territori colpiti. Il provvedimento si inserisce nel quadro più ampio del piano regionale triennale sul contenimento della nutria, già finanziato con oltre 1,2 milioni di euro, accompagnato dal nuovo articolo della legge regionale che sanziona chi manomette, danneggia o interferisce con le trappole e i dispositivi utilizzati nelle operazioni autorizzate di contenimento. «Era necessario colmare un vuoto – conclude Beduschi –. Non possiamo finanziare le Province per gestire la nutria e poi lasciare che dispositivi e trappole vengano danneggiati da chi ostacola le operazioni».
««Bene l’arrivo di nuovi investimenti regionali per il contenimento della nutria in provincia di Mantova. Ci auguriamo che si raggiunga l’obiettivo di smaltire almeno 100.000 nutrie all’anno, mentre nel 2024 eravamo fermi a 60.178 – è il commento di Alberto Cortesi, Presidente di Confagricoltura Mantova – Ricordiamo che, a livello normativo, la nutria non è considerata una specie cacciabile e, quindi, non è censita. Questo significa che i danni provocati da nutrie alle attività agricole, seppur ingenti, non possono essere quotati né risarciti dalla Regione, come accade invece per gli altri danni da fauna selvatica. Questo è un gap normativo che andrebbe colmato».