Depuratore, Volpi non arretra “Avanti così servirà un legale”

ALTO MANTOVANO – Sulle vicende che riguardano i progetto di depurazione della sponda bresciana del Lago di Garda, il sindaco di Castiglione  Enrico Volpi non arretra di un millimetro e anzi minaccia la possibilità di dover ricorrere alle vie legali.
A far propendere il sindaco per un’azione legale è la nuova piega che sta prendendo la vicenda, con la promessa da parte di Acque Bresciane di riuscire a ridurre i tempi per la realizzazione dell’impianto di Lonato rispetto agli otto anni attualmente messi in preventivo.
«Se è vero che è possibile ridurre i tempi per la realizzazione dell’impianto di Lonato – tuona Volpi – allora sarà possibile ridurre anche i tempi di realizzazione di realizzazione degli impianti a Gavardo e a Montichiari. Per la piega che sta prendendo la vicenda, avanti così e sarà necessario ricorrere a un legale: sembra quasi che a Brescia vogliano proprio a tutti i costi puntare sulla realizzazione dell’impianto a Lonato, a costo di cambiare i progetti e ridurre i tempi. Ma allora – specifica il sindaco – se è possibile ridurre i tempi per Lonato, che si provi a ridurli anche per il doppio depuratore tra Gavardo e Montichiari. Non vorrei che alla fine ci aspettassero delle sorprese poco piacevoli».
Nel corso della cabina di regia che si è svolta martedì infatti Acque Bresciane, messa alle strette dal Ministero per la transizione ecologica, ha promesso una revisione dei progetti atta a ridurre i tempi della soluzione Lonato: se per quest’ultima sono infatti previsti otto anni, per l’intervento Gavardo-Montichiari invece sono previsti cinque anni. E con le condutture sotto al Garda che iniziano ad essere in condizioni delicate, i tempi di realizzazione dei lavori sono un fattore di primaria importanza. Come noto, senza arrivare al commissariamento, ora ci sono tre settimane di tempo per rivedere i progetti e inviarli al Ministero competente.