Ieri l’ultimo saluto all’ex sindaco di Villimpenta Traiano Polettini

VILLIMPENTA  – Sentita la partecipazione alla camera ardente nella sala consiliare e alle esequie dell’ex sindaco di Villimpenta Traiano Polettini, venuto a mancare sabato scorso all’età di 82 anni dopo il peggiorare delle sue condizioni di salute. Ieri la piccola comunità di Villimpenta ha scelto il silenzio, in segno di lutto per la scomparsa di colui che fu primo cittadino dal 2003 al 2013, ma prima ancora assessore e consigliere tra i banchi della minoranza. Ad attendere il carro funebre, lungo il breve tragitto dal municipio alla chiesa madre di San Michele Arcangelo, tanti suoi concittadini, ma anche ex colleghi dei Comuni limitrofi, autorità civili e religiose e forze dell’ordine (presente anche Claudio Zanon, comandante della Compagnia Carabinieri di Castiglione delle Stiviere, personalità molto stimata e conosciuta nell’ambito dell’Arma mantovana per la quale aveva guidato il nucleo investigativo del capoluogo virgiliano) che hanno seguito il feretro in corteo. Altri si erano recati in mattinata in quell’aula consiliare che tante volte lo aveva visto presiedere l’adunanza. Dopo la pensione (era stato operaio della Belleli per più di trent’anni) si era dedicato alla politica, la sua grande passione, dimostrando grande responsabilità del ruolo istituzionale. Con la sua scomparsa la sinistra villimpentese resta orfana di un pezzo di storia e di una stagione partitica che non c’è più. Tanti i messaggi di cordoglio giunti alla moglie Carolina, alla figlia Barbara con Sergio, alla nipote Viviana, alla sorella Maria Teresa e agli altri partenti; tutti con lo stesso denominatore: Traiano era una persona semplice e onesta, soprattutto in un mondo pieno di gente “malata di protagonismo”. È stato l’ex parroco di Villimpenta don Francesco Marchetti, che di Polettini era amico, a co-celebrare la messa insieme a don Daniele Bighi e ad interpretare i sentimenti della comunità nel suo discorso di commiato: «Una persona umile ma caparbia, ligia al dovere». Sul pulpito sono quindi saliti Giuseppina Apicella, in rappresentanza dei dipendenti comunali, e il sindaco di Villimpenta Daniele Trevenzoli, che ha ricordato gli inizi insieme a Polettini culminati con l’elezione a primo cittadino prima dell’uno e poi dell’altro in una sorta di staffetta. «Traiano era sempre propenso all’ascolto – ha detto -. Prestava attenzione ai bisogni di tutti, operando nella difficile azione della mediazione, del dialogo». La cerimonia è poi proseguita in forma privata per la cremazione.

Matteo Vincenzi