SAN BENEDETTO PO – Le flebilissime speranze che si fosse trattato di una fuga volontaria si sono spente ieri mattina in un isolotto del Po nei pressi di San Benedetto, in località Fortino: un passante aveva segnalato la presenza di quello che sembrava essere un corpo senza vita e, una volta recuperati quei poveri resti è stato confermato che si trattava, purtroppo, della 30enne reggiana scomparsa da casa nella tarda mattinata della Vigilia di Natale. Successivi esami avrebbero appurato l’assenza di segni di violenza sul corpo della giovane lasciando quindi come quasi certa l’ipotesi del suicidio.
L’allarme per la ragazza era scattato nella tarda mattinata del 24 dicembre quando la 30enne si era allontanata dalla sua abitazione di Campagnola Emilia nel Reggiano senza più dare notizie di sè.
Poco dopo, nel primo pomeriggio, l’auto della giovane veniva ritrovata lungo l’argine del Po a Motteggiana; all’interno del mezzo la borsetta della ragazza, i documenti, il portafoglio e il cellulare lasciato spento. Da quel ritrovamento sono partite le ricerche che, ovviamente, andavano nella direzione del gesto estremo pur lasciando aperta l’ipotesi – peraltro molto esile – che la ragazza si fosse solo allontanata da casa. Ieri il corpo è stato recuperato e composto alle camere mortuarie dell’ospedale di Mantova e sempre ieri il fratello della 30enne ha effettuato il riconoscimento della salma; oggi è atteso il nulla osta per le esequie. (Nicola Antonietti)
Il Po restituisce un corpo senza vita: è della 30enne scomparsa
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