VILLA POMA – Era a processo per lesioni gravi perché un’operaia dipendente della ditta in cui era responsabile della sicurezza, si era fatta male. Dal processo però è emerso che la vittima dell’infortunio aveva agito con imprudenza e così Ampelio Ravagnani, delegato alla sicurezza della società La Vetri srl di Villa Poma, è stato assolto con formula piena. Il fatto era accaduto nello stabilimento di Villa Poma 4 anni fa. Secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa un’operaia 50enne era finita con una mano all’interno di un ingranaggio, che le aveva amputato il pollice. Nel corso del dibattimento è però emerso che la donna avrebbe violato le norme per la prevenzione degli infortuni. Ciò che aveva ribadito in aula all’udienza dello scorso marzo il figlio dell’imputato, sentito come testimone. Al giudice Enzo Rosina aveva infatti dichiarato: «l’operaia ha effettuato una manovra assolutamente proibita, vale a dire che ha lavorato sulla macchina mentre era ancora in movimento. Non doveva farlo. Il macchinario deve essere fermo. L’azienda l’aveva addestrata in modo diverso». Ieri si è tenuta la discussione del processo. L’accusa ha chiesto 3 mesi di reclusione per Ravagnani, mentre il giudice lo ha assolto.