La Lega sulla futura scuola: “Va garantita la funzionalità”

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PORTO MANTOVANO – Un’interrogazione per conoscere l’effettiva funzionalità della futura scuola dell’infanzia che nel progetto dell’amministrazione di Porto Mantovano andrà a sostituire il plesso scolastico del Drasso. A depositarla sono stati i consiglieri della Lega, ovvero Monica Buoli, Marco Bastianini, Andrea Bindini e Mario Luppi. «Anzitutto vogliamo ribadire quello che abbiamo sempre sostenuto in naturale contrapposizione con l’idea della maggioranza, e cioè che l’ingente somma investita (parliamo di 4,8 milioni di euro collegati ai fondi del Pnrr, ndr) poteva essere ripartita su altre necessità progettuali. Oltretutto – rimarcano gli esponenti del Carroccio – questa condizione pone l’obbligo e il dovere da parte di tutti di garantire che l’opera nasca almeno con ogni garanzia di piena funzionalità, senza dover poi ricorrere ad aggiustamenti supplementari». Una funzionalità che secondo la minoranza può concretizzarsi anche grazie al contributo di tutte le figure professionali interessate, non ultime le maestre che attualmente lavorano nella scuola dell’infanzia “Drasso” e che in seguito saranno dirottate nel nuovo istituto. «Vorremmo sapere dall’amministrazione se è contemplata la possibilità di interpellarle in modo che possano offrire il loro contributo d’esperienza alla nascita del nuovo istituto». Altro punto sul quale i leghisti incalzano la giunta Salvarani è la mancata esposizione dei cartelli preposti alla segnalazione degli impianti di videosorveglianza sul territorio comunale. «Premesso che la sicurezza, in cui rientra a pieno titolo l’implementazione delle telecamere, resta uno dei capisaldi della nostra azione politica, non possiamo sorvolare su una lacuna denunciata da diversi residenti, ossia l’assenza degli appositi cartelli informativi – si legge nella mozione -. Il Garante, infatti, sottolinea come l’uso di sistemi di videosorveglianza possa divenire un trattamento dei dati personali in base al posizionamento delle telecamere e alla qualità delle immagini riprese». Secondo la Lega alcune zone risultano completamente sprovviste dei cartelli, mentre altre presenterebbero diciture non aggiornate rispetto alla normativa vigente. «Considerato che l’inottemperanza in merito a “segnalazioni cartellonistiche inadeguate o assenti” può far incorrere in sanzioni da parte dell’organo garante gravando sia sull’aspetto penale che pecuniario, ci vediamo nuovamente costretti a sollecitare sindaco e assessore competente affinchè si attivino per far aggiornare dove esistenti e aggiungere dove mancanti i cartelli nelle aree videosorvegliate, evitando così il rischio di incorrere in ammende».

Matteo Vincenzi