La tangenziale di Goito in consiglio. Cancellieri della minoranza: “Commissione paritetica”

GOITO – Nel corso del consiglio comunale che si è tenuto mercoledì sera, oltre a qualche altro punto, è stata data notizia in modo ufficiale dell’avvio delle procedure che porteranno alla realizzazione della tangenziale di Goito, che dopo trent’anni di attesa libererà il paese delle migliaia e migliaia di veicoli pioù o meno pesanti che ogni giorno transitano nel centro del paese.
Al consiglio, oltre a maggioranza e minoranza, erano presenti anche i consiglieri regionali mantovani che nel corso di questi ultimi mesi, spalla a spalla con la Provincia di Mantova, hanno lavorato per arrivare ai nastri di partenza.
Ad aprire la seduta il sindaco  Pietro Chiaventi che, con grande soddisfazione, ha spiegato come la tangenziale di Goito sia un’opera fondamentale non solo per la cittadina ma anche per le province di Mantova e Brescia, che finalmente potranno godere di un collegamento decisamente più diretto anche grazie all’ormai avvenuta apertura delle tangenziali di Marmirolo e Guidizzolo. Nel proprio intervento Chiaventi ha spiegato anche come sia stata fondamentale la collaborazione tra gli enti e ha annunciato che, una volta conclusa la maxi opera da 100 milioni di euro, l’attuale Goitese passerà in mano al Comune mentre la tangenziale, ovvero la “nuova Goitese”, passerà alla Provincia (come sono anche le varianti di Marmirolo e Guidizzolo).
Sullo stesso tenore anche gli interventi dei consiglieri regionali  Alessandra Cappellari (Lega),  Antonella Forattini (Pd) e  Andrea Fiasconaro (M5S). Dal canto suo il referente del comitato per la tangenziale  Fiorenzo Piceni, che pure ha contribuito a sbloccare la situazione, ha lanciato un appello affinché a questo punto, dopo tanta attesa, la tangenziale venga realizzata in tempi quanto più possibile brevi.
Intervento anche da parte del consigliere di minoranza  Mario Cancellieri (che alla tangenziale ha lavorato in veste di assessore durante lo scorso mandato), che ha ripercorso la storia che ha portato fino ai più recenti sviluppi e ha lanciato due proposte: la formazione di un comitato paritetico formato da maggioranza e minoranza che segua passo passo la progettazione, e il tentativo di consegnare l’iter ad un commissario ad hoc che potrebbe snellire e velocizzare tutte le pratiche burocratiche.