SAN GIORGIO – Un approfondimento sul complesso rapporto, mai risolto, tra l’uomo e il trascendente. L’individuo, dagli albori della sua esistenza, ha infatti sempre cercato di immaginare un essere, una dimensione superiore a cui affidare le redini del proprio destino. Ma cosa significa tutto questo, oggi, per un uomo contemporaneo? È uno dei modi per delegare le responsabilità? Domande a cui Giuliano Guastalla cerca di dare delle risposte nel suo ultimo libro, “Illuso con le ali-Diario di un viaggio intorno alla religione” , opera di 144 pagine edita da Sometti e arricchita dalla prefazione di Peter Assmann , artista visuale, storico dell’arte, già direttore di Palazzo Ducale.
«Il libro è frutto di appunti e curiosità che mi trascinavo da anni, ma soprattutto di ricerche storiche e studi antropologici – spiega l’autore -. Tratta un argomento che interessa tutti, sul quale ancora oggi si confrontano scuole di pensiero diametralmente opposte. In maniera assolutamente soggettiva ho cercato di fare un po’ di ordine, mettendo dei punti fermi».
Da sempre l’illusione porta con sé un alone magico e misterioso: è come il concretizzarsi di un sogno che tuttavia non è reale. «L’uomo – sottolinea Guastalla – finisce quindi per credere alle illusioni, per consentire al proprio “io” di vivere in una condizione di agio». L’autore propone un’analisi personale e introspettiva, sincera ma rigorosa, poggiando le proprie riflessioni su una accurata ricerca storica. «Ripercorrendo gli studi degli antropologi – fa notare l’autore del volume – sappiamo ad esempio che, a differenza delle religioni rivelate, le genti preistoriche non concepivano la creazione come un fenomeno nato dal nulla. Molti popoli primitivi sapevano che qualcosa fosse sempre esistito e che l’universo corrente fosse nato dal raggiunto “ordine”, spinto dalla precedente situazione di “caos”». Questo antico pensiero, chiave della spiritualità ancestrale, potrebbe essersi replicato fino ad oggi come una radice sotterranea per spuntare qua e là, quando meno te lo aspetti?
Matteo Vincenzi