Semafori con i contasecondi: in città non si può

MANTOVA  – Contasecondi agli impianti semaforici: questa l’istanza prodotta all’amministrazione dal capogruppo dell’opposizione Stefano Rossi, sotto forma di mozione votata ieri sera dal consiglio comunale. Istanza che, a detta dello stesso Rossi, si conforma a numerosi impianti dello stesso tipo posti sopra i semafori in vari centri abitati e urbani per avvertire delle variazioni negli impianti tra la scala che va dal verde al rosso, e viceversa.
Nulla di contestabile da parte dell’assessore alla viabilità Iacopo Rebecchi, se non il solo fatto che tale adozione è consentita, per decreto ministeriale, solamente in arterie di pertinenza provinciale, e non in aree urbane. Come a dire che l’adozione del “count down”, del conto alla rovescia per lo scatto dal verde al rosso o viceversa, potrebbe essere applicato nel caso cittadino solo all’impianto semaforico di via Brennero, la quale risulta di competenza provinciale. Per altre occorrenze il contasecondi (già peraltro introdotto in città, come in viale Risorgimento) non risulterebbe necessario né a norma di legge.