MANTOVA Una mazzata da sei milioni di euro di danni sull’agricoltura. Sono le prime stime di Coldiretti Mantova dopo il maltempo dllo scorso maggio, che ha visto la campagna mantovana bersaglio di pioggia, grandine e, più di una volta, anche basse temperature fuori stagione.
“Ammontano a quasi sei milioni i danni provocati nel Mantovano dalle ultime ondate di maltempo, con grandinate, bombe d’acqua e vento forte, che hanno colpito meloni e angurie, frutteti, erba medica e foraggio, frumento, ortaggi, vigneti, mais e pomodoro”, fa sapere la sezione cittadina di Coldiretti, a seguito ai sopralluoghi dei propri tecnici sul territorio.
Ma la stima dei danni potrebbe essere destinata a crescere: “Il bilancio delle perdite – prosegue Coldiretti nella nota diffusa ieri – dovrà essere fatto nelle prossime settimane e potrebbe essere ben più oneroso, come conseguenza di un minore sviluppo vegetativo delle piante e conseguenti perdite di prodotto. Effetti di un cambiamento climatico particolarmente pressante negli ultimi giorni”.
Come noto, più volte nel corso del mese di maggio il maltempo ha provocato gravi danni. Basti pensare ai fortunali che si sono abbattuti in diverse zone del Mantovano verso il 20 maggio: in una di tali occasioni, la zona di Ceresara venne investita in pieno da una bomba d’acqua che provocò allagamenti e gravi danni alle colture – ciliegie comprese -, tanto che sulle prime la tradizionale Festa de la saresa ceresarese fu messa seriamente in dubbio.
Ad essere colpita da tempeste di ghiaccio e acqua, nei giorni scorsi, è stata tutta la Lombardia. La grandine è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento, perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro, sottolinea Coldiretti. A livello territoriale la grandine ha investito in particolare il Basso mantovano, ma anche la Bergamasca, il Cremonese, il Bresciano, Varese, Lecco, la Valle Spluga e la Valchiavenna in provincia di Sondrio.