Muore in ospedale dopo un mese dal malore in bicicletta

GUIDIZZOLO –  Ormai sembrava fuori pericolo, tanto che era già stato organizzato il trasferimento dall’ospedale di Castiglione all’ospedale di Volta Mantovana per la riabilitazione. Invece, proprio a ridosso del passaggio da un nosocomio all’altro, improvvisa è arrivata una ricaduta che non le ha lasciato scampo. A 72 anni è venuta a mancare nella giornata di lunedì, mentre era al San Pellegrino, Luigia Casarotti, madre della comandante della polizia locale di Guidizzolo Ramona Tarchini e della sorella Monica.
Casarotti, che aveva lavorato nelle case di riposo sia di Guidizzolo che di Volta Mantovana, lo scorso 11 luglio era stata colta da malore quando era uscita di casa da poco. Provvidenzialmente una donna che stava passando da lì si rese conto della gravità della situazione: oltre a dare l’allarme, praticò tempestivamente il massaggio cardiaco – una manovra che in questo caso si era rivelata davvero provvidenziale. Sul posto arrivarono carabinieri e sanitari con l’elisoccorso: da Guidizzolo la 72enne venne portata all’ospedale di Castiglione.
«Qui i medici l’hanno subito operata e hanno indotto il coma farmacologico – ricorda la figlia Ramona Tarchini -. La situazione con il passare dei giorni è andata sempre migliorando, fino a quando per il 7 agosto scorso era stato programmato il trasferimento all’ospedale di Volta. Purtroppo però subito prima del trasferimento, si è verificata una grave ricaduta e nel giro di pochissimo tempo è sopraggiunto il decesso. Siamo rimasti tutti di sasso».
I funerali si sono svolti nella chiesa di Guidizzolo mercoledì: «In tanti hanno voluto essere presenti – sottolinea Tarchini -: amici, conoscenti, parenti, parenti dei tanti anziani che ha assistito nelle case di riposo e i genitori degli altri bambini che giocano a calcio a Castiglione insieme ai miei figli. Durante il funerale mio figlio Davide, anche a nome dei fratelli Giorgia e Jacopo, ha voluto ringraziare tutti e ringraziare mia madre, spiegando che ha voluto bene a lui e ai suoi fratelli come una mamma. Voglio davvero ringraziare il dottor Uberto Viola e il personale dell’ospedale di Castiglione e tutti coloro che ci sono stati vicini e si sono prodigati in queste settimane».