Nati due cicognotti nel luogo su cui sorgerebbe il car fluff

HINTERLAND – In paese più di qualcuno lo ha definito «il segno della natura che si ribella alla discarica». E viene veramente da pensarlo, perché se da ormai quattro anni due cicogne bianche hanno scelto di riprodursi nella piccola frazione di Pontepossero di Sorgà – luogo al centro del dibattito pubblico e delle proteste di comunità locali (veronesi e mantovane) e mondo agricolo per il possibile insediamento di un mega impianto di “car fluff” – evidentemente un motivo ci deve essere. La coppia di maestosi uccelli, da sempre emblema di prosperità per tutti i popoli europei, è tornata anche quest’anno a nidificare in cima al “solito” traliccio dell’Enel, quello che a gennaio era stato oggetto di un intervento da parte dei tecnici per mettere in sicurezza il nido. Ebbene, le due uova si sono schiuse nelle scorse settimane e da lì è iniziato l’emozionante andirivieni dei genitori per portare il cibo ai piccoli, ormai prossimi a spiccare il loro primo volo. Un evento che ha catalizzato l’attenzione degli abitanti della zona, che a turno si portano ai piedi del traliccio per controllare che i cicognini non cadano al suolo rischiando di diventare la preda di volpi o di altri animali. La coppia di cicogne stanziatasi a Sorgà sembrerebbe arrivata da Goito, dove gli uccelli sono tornati a nidificare circa una decina di anni fa. Uccelli che sono ormai diventati il simbolo di un territorio, circondato da ettari di risaie e colture d’eccellenza, che da mesi si sta battendo per scongiurare l’insediamento del più grande sito di stoccaggio del Nord Italia per il materiale derivante dalla demolizione delle auto. Il responsabile nazionale della Lav per la fauna selvatica,  Massimo Vitturi , ha parlato di «evento straordinario». «Le cicogne – ha spiegato – sono animali sottoposti a severa tutela perché molto sensibili ai mutamenti ambientali. E il fatto che una coppia nidifica da anni nel territorio di Sorgà è davvero significativo, segnale chiaro che l’ecosistema è tornato ad essere l’ideale per la loro riproduzione».

Matteo Vincenzi