VIADANA – Campagna di vaccinazione Covid-19: il direttivo del Partito democratico di Viadana, tramite il portavoce dem Stefano Bini, ha espresso il proprio dissenso per l’esclusione di Viadana come hub vaccinale del mantovano chiedendo lumi in proposito all’esecutivo guidato dal primo cittadino Nicola Cavatorta.
«Chiediamo al sindaco e alla sua amministrazione perché Viadana non è sede di hub vaccinale. Oltre ad aver letto le dichiarazioni sulla stampa da parte dei dirigenti Ats e Asst, abbiamo avuto la conferma dai nostri concittadini settantenni che hanno prenotato attraverso il portale delle poste che a Viadana, come in tutto l’Oglio Po mantovano, non è previsto un hub per le vaccinazioni». Il pd prosegue nel manifestare il proprio disappunto in merito: «Ci siamo chiesti come sia possibile questa situazione. Ricordiamo che proprio questo territorio ha avuto i primi quattro comuni della provincia con l’incidenza maggiore di persone contagiate ed ammalate da Coronavirus. Nel viadanese, forse, rimarrà aperto un punto vaccini solo per gli ultra ottantenni e per le persone fragili».
I dem incalzano l’esecutivo locale con una serie di questioni: “Come Pd chiediamo al sindaco e alla sua amministrazione come sia stato possibile. Hanno dovuto rispondere ad ordini dall’alto? O non hanno capito dell’importanza strategica, visto il numero elevato dei contagi, e della comodità per le nostre famiglie, di avere un hub sul nostro territorio? La vicina Casalmaggiore – sottolineano dal direttivo del partito – non può coprire tutte le richieste. Chiediamo inoltre se sia vero che durante una riunione del Coc il sindaco sia stato sollecitato, da parte di componenti dello stesso, ad attivarsi maggiormente per avere un hub nel nostro territorio?».
Una situazione alla luce della quale il Pd promette di attivarsi «con i nostri rappresentanti provinciali e regionali per fare in modo di cambiare questa situazione estremamente penalizzante per il territorio dell’Oglio Po mantovano».