Ospedale Montecchi: la gara per il nuovo gestore è regolare. Il Tar boccia il ricorso del gruppo Kos

SUZZARA La gara indetta da Asst Mantova per trovare il nuovo gestore dell’ospedale di Suzzara è destinata ad andare avanti: in attesa di conoscere le motivazioni dell’ordinanza, nella giornata di ieri è arrivata la notizia che il Tar di Brescia ha respinto il ricorso da parte del gruppo Kos (attuale gestore dell’ospedale dopo la proroga estesa fino a fine anno). Si tratta ovviamente di una decisione molto importante e anche se da Asst le bocche rimangono cucite è chiaro che questa ordinanza del Tribunale Amministrativo bagna notevolmente le polveri in possesso del gruppo Kos che, come noto, aveva chiesto l’annullamento della nota con cui il direttore generale di Asst Mantova, Mara Azzi, aveva dichiarato conclusa la fase sperimentale che era stata portata avanti dallo stesso gruppo. Gli attuali gestori avevano chiesto l’annullamento della nota del direttore generale di Asst, Mara Azzi, sulla conclusione della fase sperimentale della concessione, del decreto, sempre della Azzi, che apriva la procedura di gara, e della delibera della giunta regionale sulla riconversione dell’ospedale di Suzzara nella parte in cui il gruppo Kos non aveva accettato la proposta avanzata dall’Asst di Mantova . In sostanza, andando al di là del burocratese, i gudici del Tar hanno ritenuto che Kos non avesse alcun diritto di proseguire nella concessione della gestione anche perché, dato il valore della medesima, bene avrebbe fatto Asst a indire una gara pubblica per l’assegnazione della gestione. Tenendo conto che – secondo i giudici – l’azione di Asst rispetterebbe pienamente i principi generali di evidenza pubblica e concorrenza oltre al fatto che Kos ha scelto di non partecipare alla gara stessa dalla quale non era stata affatto esclusa. In sostanza Kos non era stata per nulla esclusa da un possibile nuovo incarico a seguito di gara e quindi non può ritenersi ragionevolmente danneggiata dall’atteggiamento di Asst. Kos è stata anche condannata a rifondere le spese, nella misura di mille euro per Asst e mille euro per Regione Lombardia