MILANO «Un pensiero per un nostro sindaco che avrebbe voluto essere qua con noi e invece ci ha prematuramente lasciato. Speriamo che Giovanni ci guardi da lassù»: anche il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini (che in occasione della sua ultima apparizione in consiglio comunale gli aveva già rivolto un messaggio di incoraggiamento attraverso i social network) ha voluto ricordare lo scomparso sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta, dedicandogli un commosso omaggio in apertura del proprio comizio a Milano cui hanno partecipato anche numerosissimi esponenti del Carroccio, tra cui il deputato Andrea Dara, il consigliere regionale Alessandra Cappellari e il responsabile enti locali di Mantova per la Lega Adriano Cattaneo: «Giovanni, fino all’ultimo, ha rivolto il proprio pensiero al paese che tanto amava – ci dice, con voce rotta dall’emozione, Andrea Dara – Non più di una settimana fa lo avevo incontrato e, seppur provato dalle terapie, l’avevo visto sereno: mi parlava degli ottimi risultati che aveva ottenuto per Viadana e dei tanti progetti che aveva ancora in mente per la sua cittadina. Fino all’ultimo un uomo dello Stato con un enorme senso del dovere. Perdiamo un militante attivo e mai polemico e un amico».
«I miei contatti con Giovanni si erano intensificati in questi ultimi tempi, da quando sono diventata consigliere regionale – aggiunge Alessandra Cappellari – Era sempre molto attento al proprio paese e non molto tempo fa mi aveva consegnato un dossier con quelle che lui considerava le situazioni che meritavano attenzione. In questo momento però penso oltre che a lui anche alla sua famiglia e in particolare ai suoi bimbi, Condoglianze a tutta la famiglia e ai colleghi di partito che hanno avuto l’onore di lavorare con lui».
«Siamo devastati – ci dice Adriano Cattaneo – anche perchè abbiamo sperato fino all’ultimo che la forza di Giovanni avesse la meglio sul male che ce l’ha strappato così prematuramente. Oggi (ieri ndr) anche se siamo qua a Milano ogni pensiero è per lui e anche per la sua famiglia, in particolare i suoi bambini che si sono visti privare così presto dell’affetto del loro papà».
Ciò che emerge dalle dichiarazioni dei colleghi di partito di Cavatorta è dunque un ritratto di intensa umanità: quello di un giovane innamorato della politica attiva ma soprattutto di Viadana. Colpisce soprattutto che, quasi come u leit-motiv, tutte le persone interpellate abbiano sottolineato come Giovanni Cavatorta avesse sempre, in cima ai propri pensieri, il benessere della propria cittadina, al punto da concentrarsi sull’attività amministrativa fino a quando le forze glielo hanno consentito. Una scomparsa prematura che ha commosso tutte le persone che avevano composto la delegazione mantovana del Carroccio che si è recata a Milano.