SABBIONETA – Approvato il progetto definitivo esecutivo che punta ad ottenere tutte le certificazioni antincendio per gli ambienti di Palazzo Forti. L’edificio è un contenitore considerato strategico per la valorizzazione della città rispetto al settore della formazione, in quanto già sede di attività universitarie insediate dal Politecnico di Milano nell’ambito della convenzione sottoscritta col Comune di Sabbioneta, nonché della biblioteca comunale e degli uffici Unesco. Interamente di proprietà pubblica e vincolato con decreto, ospita anche locali ad uso foresteria spesso usati a servizio degli studenti. «Il progetto – spiega il sindaco Marco Pasquali – prevede soprattutto sistemazioni impiantistiche, energetiche e antincendio. Insieme a tutti gli altri che riguardano il bando Pnrr è finalizzato alla rigenerazione del borgo. E’ un’operazione fondamentale, perché ci consentirà di ampliare gli spazi della biblioteca comunale, col rifacimento di quello che oggi chiamiamo cortile coperto, ovvero lo spazio che ospita il seggio Uno in occasione delle elezioni. Non solo: tutti gli ambienti dei piani superiori verranno riallestiti dal punto di vista della dotazione informatica, ma anche dell’arredo, per renderli più fruibili e utilizzabili per l’aggregazione giovanile, per l’attività universitaria e non. Tutta la mansarda, poi, diventerà uno spazio di coworking a disposizione della cittadinanza. Inoltre verrà sistemato in parte lo spazio esterno del palazzo, quello che guarda sul cortile degli alloggi popolari, per cui l’intervento che viene affidato, i cui lavori inizieranno il prossimo autunno, avrà un impatto fondamentale sulla città. Basti pensare che dal prossimo anno accademico verranno attivati nuovi corsi universitari col Politecnico di Milano, che avranno carattere più organico con l’Ateneo». Lavori sugli impianti e le strutture, ma anche interventi dal punto di vista immateriale, aggiunge Pasquali, cioè la presenza fisica in palazzo Forti di maggiori attività, tutte collegate al Pnrr e al progetto Sabbioneta Open City, che prevede 10 diverse azioni, di cui questa è solo la prima. Obiettivo dell’intervento, dunque, è attivare un processo di implementazione delle strutture e dei servizi, finalizzato alla creazione di un hub della cultura dove consolidare la didattica universitaria in forma permanente, consentendo lo svolgimento di ulteriori attività formative, nonché lo sviluppo di nuove forme di ricettività grazie alla riqualificazione dell’esistente foresteria, utilizzabile anche come ostello nei momenti di non utilizzo da parte dell’università, e all’insediamento del polo servizi a supporto del progetto di albergo diffuso.