Pd e Agire scrivono all’Anac sulla nomina di Confalonieri in Biociclo

CASTIGLIONE Partito democratico e Agire si rivolgono all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) in merito alla nomina dell’ex presidente del consiglio comunale  Roberto Confalonieri a presidente di Biociclo, società che fa parte di Indecast che a sua volta è al 100% partecipata dal Comune di Castiglione.
“L’incarico, risalente a novembre 2017 – fanno sapere i gruppi consiliari di Pd e Agire – potrebbe essere stato inconferibile in quanto Confalonieri aveva ricoperto la carica di consigliere comunale nei due anni precedenti. Il sindaco  Enrico Volpi ha rassicurato che tutto è corretto e che si tratta di una inutile polemica: ci auguriamo che la sua dichiarazione non possa essere smentita, ma la materia è complessa. Come è nostra abitudine e come ci compete per ruolo, abbiamo approfondito la questione e, in considerazione della documentazione che abbiamo analizzato, abbiamo inviato nei giorni scorsi una segnalazione all’Anac per ipotesi di inconferibilità dell’incarico a Confalonieri di amministratore di Biociclo srl. La nostra attenzione – proseguono Pd e Agire – si è soprattutto soffermata sull’orientamento di Anac n. 100 del 21 ottobre 2014, perché quanto espresso in quel parere in merito ai motivi di sussistenza di inconferibilità dell’incarico potrebbero essere applicati anche per la nomina a presidente di Biociclo, che compete ad Indecast, partecipata al 100% del Comune. Che i nostri dubbi non siano campati in aria è confermato dal fatto che anche il segretario generale del Comune alla nostra richiesta di chiarimenti in merito alla questione ha risposto che, in considerazione della complessità della materia, avrebbe mandato celermente un quesito all’Anac. Se l’Autorità dell’anticorruzione confermasse l’inconferibilità dell’incarico sarebbe davvero una situazione spiacevole per le sanzioni applicate, ma soprattutto per il quesito che si apre in merito alla validità o meno degli atti deliberati in questi due anni dal CdA di Biociclo, presieduto da un Presidente illegittimamente nominato. Ci auguriamo ovviamente per il bene della nostra città – concludono le minoranze – che Anac risponda che la nomina è regolare, perché ci troveremmo in una situazione a dir poco imbarazzante”.