Piubega: a nuovo tutto il centro sportivo, il Comune cerca 700mila euro

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PIUBEGA Il Comune vuole tirare a nuovo (e a lucido) tutta l’area sportiva che si trova in fregio alla provinciale (in quel tratto, via Roma), ovvero sia il campo da calcio sia la palestra comunale che viene utilizzata da società sportive e associazioni ma anche dagli alunni delle scuole del paese.
Proprio per questo motivo l’ente locale ha aderito al bando pubblico con il quale la Regione Lombardia metterà a disposizione fondi e finanziamenti con i quali recuperare e riqualificare gli impianti sportivi. In tal senso il Comune ha presentato un progetto del valore di circa 700mila euro: con tali fondi, se saranno concessi dalla Regione, l’ente intende mettere pesantemente mano sia al campo da calcio sia alla palestra, che si trovano uno di fianco all’altro.
L’intento, esplicitato nel progetto che è ancora in fase di fattibilità tecnico-economica, è di intervenire su molteplici aspetti delle due strutture sportive: rifacimento degli spogliatoi e dei servizi igienici sia della palestra che del campo da calcio, miglioramento sismico dell’immobile che costituisce la palestra, abbattimento delle barriere architettoniche così da consentire l’accesso alle tribune anche alle persone con disabilità o con difficoltà motorie, installazione di impianto fotovoltaico sul tetto della struttura ed efficientamento energetico, sostituzione degli impianti di illuminazione della palestra – che sono sì a led, ma ormai sono piuttosto obsoleti.
Prima che i lavori possano venire realizzati e il progetto segua il proprio iter, sarà naturalmente necessario che la Regione conceda il contributo: il Comune vorrebbe ottenere l’80% della somma necessaria, reperendo il restante 20% tramite l’Istituto per il credito sportivo.
«Si tratta di interventi che riteniamo molto importanti – spiega il sindaco Maria Cristina Zinetti – perché sia il campo da calcio sia la palestra, costruita 40 anni fa almeno, hanno visto sì manutenzioni ma hanno bisogno di lavori per renderli funzionali e quanto più possibile vicini alle esigenze della cittadinanza».