CASTIGLIONE Una provocazione buttata durante l’assemblea pubblica organizzata da Legambiente, che però consente di comprendere appieno quanto il tema Pirossina, a Castiglione, Medole e limitrofi, sia sentita e all’ordine del giorno. «Una discarica nell’ex cava? Piuttosto mi incateno al cancello di ingresso»: così il sindaco Enrico Volpi lunedì sera nell’ex asilo Menghini, di fronte a una cinquantina di partecipanti alla serata.
Serata dalla quale emerge chiara, una volta di più, la volontà dei castiglionesi e dei medolesi, rappresentati dall’ex sindaco Gianbattista Ruzzenenti, come delle amministrazioni comunali e dei residenti nei comuni vicini, di impedire che nell’ex cava Pirossina possa venire realizzata una discarica di rifiuti.
Durante l’assemblea il presidente del consorzio di bonifica Garda Chiese Gianluigi Zani ha ribadito come il consorzio stesso abbia presentato in Regione, ancora parecchio tempo fa, l’ormai celebre progetto per la realizzazione di vasche di laminazione. Ma, al contempo, Zani ha sottolineato come da Milano non sia arrivata alcuna risposta, né in positivo né in negativo. Progetto il cui costo, a seconda delle stime, si aggirerebbe tra gli otto e i dodici milioni di euro: un progetto che il Comune di Castiglione non può affrontare senza l’aiuto della Regione stessa. «Milano – afferma Volpi – ha speso centinaia di milioni di euro per altre opere in giro per la Lombardia: una cifra nell’ordine dei 10 milioni, in fin dei conti, per le casse regionali non è spropositata. Ma servono risposte e serve fare in fretta». Proprio per questo il consigliere regionale del M5S Andrea Fiasconaro ha dato la propria disponibilità a sollecitare la Regione.
Sempre da Fiasconaro l’idea di sottoporre l’area a vincolo paesaggistico: idea, però, scartata dal momento che tale soluzione implicherebbe sottoporre a valutazione regionale qualsiasi opera – pubblica o privata – in territorio castiglionese. Dal docente Marino Ruzzenenti l’allarme: «In provincia di Brescia la pressione delle discariche è molto maggiore che nel Mantovano: fare in fretta». (v)
