BASSO MANTOVANO – Nell’ultimo giorno di serrata anti-Covid19, per l’Oltrepò è stata una domenica nerissima a causa di alcuni incendi scoppiati a Sermide e a Revere di Borgo Mantovano: nessun atto doloso e nessun ferito grave, a quanto pare, ma molti danni e tanto spavento, perchè se a Sermide si è addirittura sfiorata una tragedia, a Revere le fiamme scoppiate nel cantiere nautico hanno lasciato dietro di sè danni per decine di migliaia di euro. Come abbiamo scritto nessun dolo ma, in almeno due casi, fiamme che si sono sviluppate a causa di gravi disattenzioni da parte di qualcuno.
Per l’incendio di Revere (ma anche per un altro di più lieve entità scoppiato sempre a Sermide) dedichiamo uno spazio a parte concentrandoci in questa sede sul primo – in ordine temporale – incendio che ha destato le maggiori preoccupazioni nei soccorritori: i vigili del fuoco di Suzzara e di Castelmassa sono infatti dovuti intervenire, poco prima di mezzogiorno, a causa delle fiamme sviluppatesi in una abitazione composta da due appartamenti, sita in via Martiri di Belfiore a Sermide. Fiamme che non hanno raggiunto una cospicua intensità e che si erano sviluppate nel seminterrato dell’edificio. A destare però maggiore preoccupazione nei soccorritori non erano tanto le condizioni dell’abitazione che è infatti rimasta agibile e l’evolversi dell’incendio – che è stato domato con una certa celerità – quanto la situazione per tre persone che si trovavano all’interno dello stesso e che sono risultate leggermente intossicate dal fumo: in particolare molta cura è stata prestata a una coppia di anziani, di cui uno in una situazione di disabilità, che sono poi stati ricoverati in via precauzionale al pronto soccorso.
Ovviamente, al momento, è difficile ipotizzare con esattezza cosa possa avere scatenato l’incendio ma sembra che esso si sia prodotto dal cortocircuito di un contatore posto nel seminterrato a poca distanza dalla caldaia dell’impianto di riscaldamento. Tanta paura dunque ma nessun ferito grave.