SABBIONETA – Sabbioneta Le frequentazioni sabbionetane di Ippolito Nievo, tra i massimi scrittori italiani dell’Ottocento e la cui opera maggiore, “Le confessioni di un italiano” è considerata tra i più importanti romanzi del secolo insieme ai “Promessi sposi” del Manzoni e a “I Malavoglia” di Verga, saranno oggetto di un convegno che si terrà l’11 dicembre alle 16 nell’aula magna di Palazzo Forti. L’incontro è stato organizzato congiuntamente dalla Pro loco e dal Comune per onorare il doppio anniversario nieviano.
«Ippolito – ricorda il cultore di storia locale Alberto Sarzi Madidini – era nato a Padova nel 1831 ed è scomparso, in circostanze tragiche, nel mar Tirreno nel 1861. Nel 1846 il padre, Antonio, divenne pretore di Sabbioneta e si stabilì nella città gonzaghesca per alcuni anni. Ippolito quindi, pur non vivendoci stabilmente, la frequentò con assiduità dal 1847 al 1850; in alcune occasioni la sua permanenza si protrasse per mesi. Antonio Nievo viveva in affitto nella casa degli Ottolenghi per cui Ippolito ebbe relazioni con la famiglia di Giuseppe, futuro generale senatore e ministro, e di suo fratello Emanuele con cui strinse una solida amicizia. Lo scrittore ha lasciato lettere, scritte da Sabbioneta oppure indirizzate al padre, con considerazioni sulla città».
Il rapporto tra Ippolito Nievo e la Piccola Atene sarà illustrato dalla relatrice Mariarosa Palvarini Gobio Casali, autrice di due saggi sull’autore pubblicati a cura dell’associazione Postumia e sul periodico “La Reggia”, mentre il contesto storico relativo alla presenza ebraica nel quale si trovò a vivere il giovane Ippolito sarà esposto da Sarzi Madidini. La conferenza, introdotta dai saluti istituzionali del sindaco Marco Pasquali – ricordano i promotori – è ad ingresso libero e gratuito, ed è obbligatorio il green pass. Non è necessaria la prenotazione. Per informazioni contattare l’Infopoint (0375-221044 – info@turismosabbioneta.org).